Punto di rottura (di G.L.Barone)
Euro 18,00 - Pagg.255 - A.CAR.
La Russia possiede più di 27.000 ordigni nucleari, conservati male e custoditi peggio. E possiede anche centinaia di funzionari disposti a svenderli. Fra questi, un trafficante d'armi sospettato di avere trafugato quattro testate nucleari da un magazzino dell'Ucraina. Quando una ricercatrice universitaria viene assassinata dopo un viaggio in Russia, nessuno pensa vi sia un nesso fra i casi, ma il nesso c'è eccome. Il marito della donna, anch'egli cronista, inizia a d indagare. I guai veri iniziano qui e si aggravano quando un missile nucleare si inabissa nel mar del Giappone, dopo un lancio fallito della Corea del Nord. Insomma, Barone è italianissimo, ma scrive come un americano di quelli che ci sanno fare. E il nuovo romanzo appena uscito (I figli del serpente) è un'altra spy story che riesce ad appassionare davvero.
Il punto di rottura (di Daphne Du Maurier)
Euro 10,00 - Pagg.303 - Il Saggiatore
Daphne du Maurier sorprende i personaggi quando il legame tra ragione ed emozione sta per spezzarsi. In questo, bisogna ammetterlo, la scrittrice è una vera Maestra. Qualche esempio? James capisce all'improvviso di poter uccidere senza sensi di colpa. Dopo un'operazione chirurgica, la signora West può distinguere la vera personalità di chi incontra. La giovane Deborah, di punto in bianco, scopre un mondo magico. E vi entra. Le storie sono tanto crudeli quanto emozionanti. Perché la du Maurier sa scrivere e conosce la psicologia.
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