sabato 30 aprile 2011

Il caos nella Bottega del Mistero


I signori del caos

L’immagine che apre oggi la Bottega del mistero è una bandiera italiana che sovrasta un caos indescrivibile. Il caos è spesso associato all’idea di confusione, ma in realtà esso ha anche una valenza più positiva. Ad esempio, per il filosofo Friedrich Nietzsche, "bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante".
Nell’antica mitologia il Caos è associato all’idea della potenza generatrice. Per gli antichi Greci, ad esempio, all’inizio era il Caos. Dal Caos si generarono la Terra, l’Inferno e persino Eros, il dio potente che impera sugli uomini e sugli dei.
Il caos come principio generatore di energia e creatività, insomma. Ed il drago ne è l’animale simbolo, perché in esso convivono e coesistono i Quattro Elementi costituenti il mondo (Aria, Acqua, Fuoco e Terra).
Nella mitologia mesopotamica è Tiamat, la madre di tutti i draghi, a rappresentare le caotiche acque del Caos primordiale. Marduk, il possente dio del tuono, affronta e sconfigge Tiamat, precipitandone la progenie agli inferi. Col corpo tagliato in due di Tiamat, Marduk crea il Cielo e la Terra, con il sangue e le ossa l’uomo, nato per servire gli dei.
L’Idra, che fu uccisa da Eracle nella palude di Lerna, era un velenosissimo drago delle paludi le cui numerose teste ricrescevano appena tagliate e potevano essere vinte solo con il fuoco.
Dietro questa leggenda si nasconde il simbolo la straordinaria vitalità della natura selvaggia che l’uomo antico faticava a dominare; il veleno che ammorba l’aria è il simbolo delle malattie tipiche delle aree paludose.
Insomma, i dissodamenti e le bonifiche mediante la costruzione di opere idrauliche, attribuite anche in altre leggende a vari eroi, hanno assunto l’aspetto della lotta contro un drago.
Il drago rappresenta il caos informe dal quale nasce la vita e che occorre domare, ordinare, razionalizzare, cioè “uccidere”, affinché la vita si sviluppi articolatamente. L’uccisore del drago è, da questo punto di vista, un eroe vincitore del caos; trionfando sulla palude, predisponendo un habitat più adatto all’uomo, si manifesta come un fondatore.
In molte leggende al drago vengono sacrificate giovani vergini che, quando sono bellissime principesse, vengono prontamente salvate da valenti cavalieri.
Si tratta probabilmente di un’eco dei tempi in cui, in onore delle divinità più temute, venivano sacrificati degli esseri umani perché le forze della natura fossero propizie agli uomini e non li tormentassero con catastrofi di ogni genere.
Anche in epoca cristiana abbiamo molti racconti di lotta con il drago.
Le leggende dei santi che nella loro vita si incontrano coi draghi sono moltissime e sono molte volte un rimando all’incontro fra il Male (inteso anche come forza avversa della Natura) rappresentato dal drago e l’uomo di Dio.
Anche dalle nostre parti abbiamo una famosa storia di un santo alle prese coi draghi.
Secondo la tradizione San Giulio, giunto nel 390 sul lago d’Orta, per costruire la sua centesima ed ultima chiesa dovette liberare l’isola che ora porta il suo nome dai numerosi draghi che vi dimoravano.
Sono storie per certi versi con una morale “animalista”. Infatti di solito il santo non uccide il drago, ma lo confina in un luogo isolato e deserto.
Questi draghi “caotici” sono considerati per certi versi anch’essi parte della natura e quindi creature di Dio che non devono essere uccise. San Giulio ad esempio confina i draghi sul Monte Camosino, una scoscesa rupe, piena di anfratti e rocce che si sbriciolano, come se nelle profondità della terra si muovesse davvero qualcosa di oscuro e molto pericoloso…



Radio KAOS
Questa volta parliamo di una radio locale i cui programmi si propongono di dare spazio a quelle voci normalmente tagliate fuori dai principali canali di comunicazione: musica indipendente, nuovi programmi alternativi, politica locale, problematiche sociali delle minoranze etniche indigene e immigrate o della condizione femminile.
Questa radio ha un nome, KAOS, e una frequenza (FM 89.3), che a partire dalla città di Olympia (che conta circa 46 abitanti e si trova 70 km a sud ovest di Seattle) copre l’area meridionale dello stato di Washington, negli USA. Trasmette però anche in streaming tramite internet (http://kaos.evergreen.edu).
La radio nacque il 1 gennaio 1973 come una radio comunitaria non commerciale nata all’interno dell’Evergreen State College, un college universitario innovativo caratterizzato da un corso di studi interdisciplinare in cui convivono quelle che noi chiameremmo formazione scientifica ed umanistica.
La radio garantisce ad ogni membro della comunità la possibilità di partecipare alla produzione dei programmi radiofonici, contribuendo in modo innovativo. Inoltre per statuto almeno l’80% della musica trasmessa deve essere scelta tra le etichette indipendenti o autoprodotte. La varietà di musica che viene trasmessa è veramente enorme e va dal jazz al metal, dal reggae al hip hop, dal folk all’ispanico, solo per citarne alcuni esempi.
La radio è diventata un punto di riferimento fondamentale sulla scena musicale di Olympia. Celebre resta l’esibizione (la seconda in assoluto) il 17 aprile 1987 di una band alternativa destinata a scalare le classifiche pochi anni dopo, i Nirvana. 
Nel 1991 "Smells Like Teen Spirit" la traccia di apertura dell’album “Nevermind” scala le classifiche di tutto il mondo, decretando il successo della band capitanata da Kurt Cobain, voce principale e chitarrista della band fondata con il bassista Krist Novoselic. Si stima che la band abbia venduto oltre 50 milioni di album in tutto il mondo, di cui la metà negli USA.
Il titolo di “Smells Like Teen Spirit”, che è considerate una delle migliori canzoni rock di tutti i tempi, ha una strana origine, legata ad un’enigmatica scritta su un muro.
Un’amica di Cobain, cantante di una punk band femminile, scrisse con lo spray sul muro di casa "Kurt Smells Like Teen Spirit". Il cantante diede a questa scritta un’interpretazione epica e rivoluzionaria (qualcosa come “Kurt profuma di spirito adolescente”) e la scelse come titolo. Solo più tardi, con un certo imbarazzo, scoprì che ciò che la ragazza voleva dire, probabilmente per prenderlo in giro, era che Kurt aveva l’odore di un deodorante commercializzato con il nome di “Teen Spirit”…
La vita di Kurt Cobain, purtroppo, fu breve e travagliata, per via dell’incapacità di mettere ordine nel suo caos interiore senza fare ricorso alle droghe, in particolare all’eroina. Ne fu coinvolta anche sua moglie, la cantante ed attrice Courtney Love, che Cobain sposò nel 1992 e da cui ebbe una bambina. L’ammissione di aver continuato ad usare la droga nei primi tempi della gravidanza provocò anche delle conseguenze legali, con l’intervento del tribunale a tutela della bambina.
L’otto aprile 1994 Kurt Cobain fu trovato morto nella sua casa di Seattle. La polizia, che trovò la pistola e un biglietto di addio, sentenziò che si trattava di suicidio. Un  investigatore assunto dalla moglie e altri inquirenti privati sostennero invece la tesi dell’omicidio. Si obiettò infatti che la quantità di eroina che il cantante si era appena iniettato era incompatibile con l’idea che potesse anche essersi sparato. La tesi dell’omicidio, con Cobain vittima di un complotto, pur godendo di molta popolarità sui media non è stata mai dimostrata. Anche per il leader dei Nirvana, come per molti altri cantanti, la morte rimane pertanto avvolta da un alone di mistero.

Nirvana, “Smells Like Teen Spirit”

La foto "Che caos!" è una cortesia di ELE

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