domenica 8 maggio 2011

Racconto: Hairon Man

Se volete dare una rinfrescata al vostro look, vi consigliamo una visita alla bottega del signor Franco, il barbiere. Shampoo, taglio, un ultima pettinata alle basette e poi guardatevi allo specchio. E giudicate voi se il signor Franco ha fatto un buon lavoro.


Quando Saverio entrò in quella piccola bottega di barbiere, capì subito che qualcosa non stava andando per il verso giusto.
A suggerirglielo, forse, fu il fatto che il barbiere – un ometto ossuto e decrepito – indossava una mantellina rossa. Non una di quelle che si adoperano solitamente per impedire ai capelli di cadere sugli abiti, no. Piuttosto, era una di quelle mantelline che si usano per... per volare sulle città e per difenderle dal crimine, quando si è in possesso di fantasmagorici super-poteri.
«Buongiorno! – Si presentò il magrissimo barbiere – Sono Franco! Supereroe del capello!».
Saverio avrebbe voluto fuggire. Ma fu costretto – da un misto di buona educazione e tolleranza – a ricambiare il saluto, e ad accomodarsi sulla poltroncina nera, di scomoda pelle sintetica.
Attaccate allo specchio con lo scotch, e appoggiate un po’ ovunque stavano alcune riviste di coiffeur... frammiste a fumetti di supereroi.
Saverio, turbato e desideroso di spezzare il silenzio imbarazzante tipico dei negozi dei barbieri, domandò:
«Come... come mai il mantello?».
Da dietro di lui, la voce di Franco rispose:
«Una trovata pubblicitaria. Gliel’ho detto, no? Sono il Supereroe del Capello!».
Saverio deglutì la perplessità, e proseguì:
«Eh... ehm... e i fumetti?».
«Oh, quelli? È che ho deciso di fare solo Supertagli! Ispirati alle pettinature dei Supereroi più famosi! A proposito... – proseguì Franco – Lei che taglio vuole? Un Superman? Un Aquaman? O il classico Batman, con due ciuffetti ad orecchie di pipistrello?».
Ora Saverio aveva davvero paura di quel pazzo e, pur di uscire di lì al più presto, balbettò:
«Un... un Superman...».
Franco cominciò a lavorare. E lavò, tagliò, aggiustò, pettinò e, alla fine, dichiarò:
«Ecco qui!».
Saverio, che fino a quel momento aveva tenuto gli occhi chiusi, si guardò allo specchio e...
«Ma... sembro Superman! Per davvero!».
Franco trattenne a stento un immodesto sorriso. Pulì gli strumenti, staccò la ricevuta a Saverio e gli sussurò:
«Stia attento. La piega, con la kriptonite, tende ad ammosciarsi...».
Saverio sorrise, pagò, e spiccò il volo.



Hairon Man
di Federico DI Leva

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