sabato 19 maggio 2012

La bottega del mistero incontra gli alieni

Quando la patata non tirava

In biologia si definisce aliena una specie vivente (animale o vegetale) che colonizza un territorio diverso da quello dove storicamente era diffusa. Ciò può avvenire per azione dell’uomo ma anche per eventi naturali. Esistono specie aliene molto dannose per la flora o per la fauna locale.
La robinia, introdotta come pianta ornamentale nell’Ottocento, ha invaso i terreni creando vere e proprie foreste. Le nutrie, fuggite dagli allevamenti di pelliccia, si sono moltiplicate lungo i corsi d’acqua scavando pericolosissimi tunnel dentro gli argini dei fiumi. Il cinipide galligeno del castagno è arrivato in Italia dalla Cina e sta uccidendo con le sue larve alberi secolari.

Esistono però anche specie aliene che l’uomo ha importato per le loro caratteristiche molto apprezzate e che sono ormai considerate “tipiche” delle nostre zone, benché fino a pochi secoli fa fossero sconosciute.
La pianura novarese e vercellese in primavera si allaga e diviene un mare a quadretti in cui si riflette il cielo. Sono le risaie, destinate ad accogliere e proteggere le pianticelle di riso che al momento della germinazione viene  difeso dalle basse temperature notturne grazie all’acqua.

Il riso fu introdotto in Lombardia e Piemonte da Ludovico il Moro alla fine del XV secolo. Prima era considerato una spezia preziosa che giungeva dall’oriente ed era consumato sotto forma di farina. Nel giro di un secolo divenne un alimento molto diffuso e capace di alimentare il popolo affamato.
La paniscia è un tradizionale piatto novarese che con varie ricette mette insieme riso, verdure e insaccati di maiale. Si tratta di un piatto antichissimo che in origine, come suggerisce il nome, aveva come ingrediente il panìco, un cereale minore che oggi è usato solo per l’alimentazione degli uccelli.

Un altro alieno di successo è il mais, giunto dal continente americano dopo i viaggi di Colombo e la colonizzazione europea. Anche in questo caso il mais prese il posto di altri cereali nella preparazione di un piatto tipico, la polenta.
Si racconta infatti che già nel Trecento il condottiero Facino Cane fosse ghiotto di “polenta concia”, preparata cuocendo insieme farina e pezzi di formaggio. E che ovunque andasse costringesse cuochi e massaie a preparargliela. Ovviamente era una polenta realizzata con farine diverse da quella del mais non essendo questo ancora giunto in Europa.

Non tutti gli alieni alimentari furono accolti con entusiasmo. Uno in particolar modo fu guardato per molto tempo con sospetto dai contadini e furono necessari molti sforzi educativi per convincerli.
Si tratta della patata, anch’essa giunta dalle Americhe, la cui pianta e il frutto sono velenosi. Solo nell’Ottocento i contadini italiani si convinsero che quei tuberi che crescevano sotto terra erano buoni non solo per gli animali, ma anche per gli esseri umani.



Il cantante alieno e i ragni marziani

Nel 1963 venne pubblicato “L'uomo che cadde sulla Terra” di Walter Tevis. Il romanzo narra le vicende di Thomas Jerome Newton, giunto sulla Terra dal pianeta Anthea per salvare la sua razza che si è quasi autodistrutta. E per aiutare gli esseri umani a non fare la stessa fine.
Grazie alla superiore intelligenza, ad un certo numero di brevetti innovativi e ad una notevole quantità d’oro Newton riesce a mettere in piedi una società capace di costruire una grande astronave in grado di trasferire i 300 supersiti del suo popolo sulla Terra. Ma la superiore gravità terrestre e soprattutto la stupida cattiveria degli uomini lo schiacceranno, facendo di lui un alcolizzato che trascorre le giornate al bar.

Nel 1976 fu tratto un film dal romanzo, in cui il ruolo di Newton è interpretato dal cantante David Bowie, al suo esordio cinematografico. In seguito Bowie è comparso in vari film come interprete protagonista.
Bowie è stato un ufficiale inglese prigioniero dei giapponesi in “Furyo” (1983), un vampiro in “Miriam si sveglia a mezzanotte” (1983), re dei Goblin in “Labyrinth” (1986) e Ponzio Pilato in “L'ultima tentazione di Cristo” (1988).

Bowie non era comunque alla sua prima esperienza nel ruolo di un alieno, dal momento che il suo successo mondiale è legato proprio ad un personaggio, da lui inventato e interpretato, Ziggy Stardust, un ragazzo divenuto rockstar grazie ad un aiuto extraterrestre.
In un mondo a cinque anni dall’Apocalisse, l’ascesa e la caduta di questo "cantante rock di plastica", secondo il pensiero di Bowie dovevano rappresentare “la parabola della celebrità evidenziando la fragilità dell’essere umano che si cela sotto la maschera dell’artista famoso”. E simboleggiare l’alienazione dell’uomo contemporaneo nella società.

“The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” è il titolo di un concept album del 1972, accompagnato da un tour mondiale di un anno con 96 date. Per le esibizioni Bowie mise a frutto ciò che aveva imparato dal ballerino, mimo e coreografo Lindsay Kemp. I concerti erano dei veri e propri spettacoli in cui Bowie e i suoi musicisti incarnavano Ziggy Stardust e gli Spiders from Mars, indossando elaborati costumi di scena.
Ziggy Stardust abbonda di suggestioni citazioni visive (Salvador Dalì), letterarie (Oscar Wilde) e cinematografiche. Così se l’album precedente “Space oddity” (1969) si ispirava al film di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello spazio” (1968) Ziggy Stardust è influenzato da un altro film dello stesso regista, “Arancia meccanica” (1971). 

Per alcuni anni la figura di Ziggy Stardust si sovrappose quasi completamente a quella di David Bowie la cui creatività però non si lasciò  soffocare da una sola maschera. Così il 4 luglio 1973, all'Hammersmith Odeon di Londra, Bowie annunciò ai fan in lacrime la fine di Ziggy Stardust.
Nel seguito di una carriera che continua tuttora Bowie ha inventato e abbandonato altre maschere famose, come quella del Duca Bianco, reinventandosi continuamente. Ma ci sono personaggi duri a morire ed altri che scomparendo trovano nuovi discepoli. Così, per dirla con Gavin Friday, musicista e fondatore dell'etichetta indipendente Baby Records, “i figli bastardi di Ziggy Stardust sono i punk”.

David Bowie - Starman



La foto è una cortesia di ELE.


La bottega del mistero vi da alcuni altri suggerimenti musicali.

Blue vertigo – Altre forme di vita
Finardi - Extraterrestre


Ma voi, quali altre canzoni aliene conoscete?

Fatecelo sapere coi vostri commenti!


www.illagodeimisteri.it


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