domenica 21 novembre 2010

Racconto: In cielo e in terra

Cosa succederebbe se un giorno il vento improvvisamente smettesse di fare il suo lavoro: soffiare. Se lo è chiesto anche Oscar Taufer. La risposta è nel racconto, una filastrocca per la precisione, che il nostro autore ha scritto per noi. 


Una mattina d'aprile il vento
prese a soffiare sempre più lento
presto la corsa divenne passo
poi restò immobile come un sasso.
“Sono stanco di andare in giro
da un posto all'altro senza respiro
senza un istante per rallentare
né un giorno libero per riposare.
Sfioro la quercia, scuoto l'ulivo
ma non ricordo da dove arrivo
non saprei dire quando son nato
né quali luoghi ho attraversato.
Sbuffo di oggi, soffio di ieri
su tetti, cime, strade e sentieri
sempre da solo, sempre di fretta
il vento, si sa, va e non aspetta.
Ma se ripenso alla strada percorsa
al senso inutile della mia corsa
sento l'urgenza di affetto e amici
e una terra in cui metter radici.”
“Mio caro vento, che vai dicendo?
gli chiese il salice piangendo
freni il tuo slancio e cerchi radici
ma se rallenti fai tutti infelici:
fermi la nuvola, il ramo, la fronda
soffochi il polline, trattieni l'onda    
svuoti l'anima delle creature
vive grazie alle tue premure.
Guardati intorno, chiedi a chiunque
le tue radici affondano ovunque
strette al respiro di chi t'aspetta
e si nutre della tua fretta.
Pensaci bene, non ti fermare
vento, ti prego, continua a soffiare
torna a ruotare le pale ai mulini
e rubare gli ombrelli ai bambini.
Guarda me, che ho radici al suolo
e negli occhi un paesaggio solo
e ogni giorno dell'anno passato
a due dita da dove son nato.
Ho una vita piuttosto noiosa
del mio mondo ho già visto ogni cosa
e sai quale mi rende contento?
il frusciare dei rami nel vento”.
“Forse hai ragione, forse mi sbaglio
e ho preso un grandissimo abbaglio
per un attimo ho avuto paura
e abbandonato la mia natura.
Ti ringrazio, ora ho capito
stare fermo mi ha già sfinito
non in un luogo, come tu dici
ma nel viaggio ho le mie radici.”
Detto questo tornò a soffiare
prendere foglie e farle volare
asciugare il bucato sui fili
infilarsi tra porte e cortili,
correre senza tirare il fiato
tralasciare futuro e passato
senza pensieri e con l'unico intento
d'essere libero, d'essere vento.



In cielo e in terra scritto da Oscar Taufer

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