sabato 4 aprile 2009

"Mente Bucata"

Ho un buco nella testa
una fessura strana dalla quale passano aria ed acqua.
Un buco non molto preciso per la verità
ma non vedendolo non mi interessa,
lo sento e basta perciò può anche non essere tondo.
Il problema vero è fermare i pensieri.
Non so proprio come fare,
forse dovrei stringerlo o delimitarlo,
ma ho paura che mi tremi la mano.
Ho paura di incasinarmi
e ritrovare brandelli di cose in giro,
che mi colano sulla fronte.
Forse il trucco sarebbe ficcare dentro tutto,
così come viene, senza problemi.
Che tanto i buchi quando son pieni mica si vedono
e nessuno se ne accorge e tu poi ti dimentichi.
L’unica cosa che potrebbe capitare è di inciampare,
di caderci malamente dentro,
rovinarsi una gamba o un polso.
Ma tutto sommato questo non è un problema mio,
semmai è dei miei pensieri
che poverini son già zoppi.
La cosa che più mi disarma è quell’aria costante;
un rutilante scorrere di questioni e di momenti
che si legano al vento e passano.
Non posso certo esser sempre li,
a pescare tra le cose, a far volare aquiloni,
ad ammazzare il tempo con la mente.
Ah, avessi la capacità di fermare gli eventi,
allora si che metterei ordine a tutta questa roba;
farei luce, disbrigherei la matassa, selezionerei,
correggerei l’argine del buco e devierei a destra,
per la discesa che raggiunge il cuore.
Ma ormai ho capito che nel buco non si entra,
dal buco non si seleziona, non si sceglie;
tutto passa e poi ripassa ancora,
come i vagoni di un treno che stride
sul ferro di rotaie che galleggiano su una coscienza d’acqua,
e a noi non resta che costruire dighe.

2 commenti:

Alfa ha detto...

E bravo, Umberto... complimenti!

Anonimo ha detto...

bellissimo!