sabato 2 maggio 2009

La notte porta consiglio?

Un sorriso nella notte


“La notte porta consiglio!” le avevo detto quella sera. Me lo ricordo come fosse….come fosse l’altro ieri! Ed infatti…porcaccia la miseria! Perché non mi ha ascoltato??

Ci frequentavamo da un po’ ormai. Lei lo sapeva quanto ci tenessi. Se no per quale altro motivo mi sarei dovuto presentare lì ogni sera, alla stessa ora?! Era chiaro…Lei mi piaceva un casino.Proprio bellissima. Quel fisico statuario, la carnagione lievemente abbronzata, ma ciò che mi aveva colpito maggiormente era il sorriso dei suoi occhi. Sì, degli occhi! Le labbra è facile che sorridano, hanno già la forma fatta apposta per questo. Ma gli occhi…gli occhi anche se non hanno una forma, devono avere quella luce che li plasma e li fa sorridere. Lei aveva quella luce

e mi inondava ogni volta che mi rivolgeva uno sguardo soltanto. E’ così che l’ho conosciuta. Passavo di là per caso e mi ha quasi accecato!

Allora mi sono fermato e le ho chiesto come si chiamava. Sateene. Bellissimo.

Abbiamo iniziato a parlare ma lei faceva la sostenuta, il suo ruolo era fare la dura, ma l’ho capito subito che non era affatto così. Allora le ho detto che le avrei offerto una cena. “No, scherzi!?” mi ha risposto scoppiando a ridere. “Io devo lavorare!” Ho impiegato un po’ di tempo ma poi l’ho convinta. E siamo usciti una prima sera, e una seconda, e una terza. Dopo cena l’ho sempre riportata dritta a casa.

Mi diceva che ero un “gentilomo”, già…quel suo accento che la tradiva, ma l’italiano le piaceva e avrebbe voluto impararlo bene. Le ho detto di quella scuola per stranieri, dove fanno le lezioni gratis. Anche lì si è messa a ridere. Poi mi ha abbracciato e mi ha ringraziato. Me ne stavo innamorando perché lei non era come tutte le altre. Anche se ci incontravamo sempre e solo di notte, per me era chiara come la luce del giorno. La prendevo in giro dicendo che riuscivo a leggerle dentro, la chiamavo la mia bottiglia d’acqua depurativa, perché mi dissetava con il suo sguardo sorridente. E lei rideva. E ribatteva chiamandomi “plin plin”!

Anche l’altra sera mi ha salutato così. Osservandola dal finestrino le ho detto più volte “La notte porta consiglio!” perché da giorni le ripetevo che non era fatta per restare lì dove l’avevo conosciuta. Avrei dovuto portarla via…con me. E invece l’ha portata via qualcun altro e ora…non c’è più. Ho fatto domande, le sue colleghe per strada non la conoscevano molto, dicevano che di clienti ne aveva pochi. Era diversa, io lo sapevo. Ora…spero solo che la notte le abbia portato il consiglio che volevo e che sia fuggita per sempre da quell’angolo di strada.

“Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno”

Friedrich von Schiller

1 commento:

Alfa ha detto...

Voglio pensare che sia fuggita nella notte, verso un'alba migliore.

Ciao!