sabato 27 febbraio 2010

IL TEATRO ALLA RADIO sabato 27 febbraio


Il mio amico Oscar Wilde, nell' Importanza di Chiamarsi Ernesto, ha descritto con sagacia e ironia i diversi ostacoli che tutti incontriamo nei rapporti con gli altri. Non solo nelle storie d'amore, ma anche nei quotidiani rapporti sociali. Certo, lui raccontava spesso di un mondo aristocratico e altoborghese, nel quale l'ostacolo maggiore era quello di venire accettato dalla "buona società", evitando scandali e cadute morali, che venivano ben nascosti sotto una facciata il più rispettabile possibile.
Stasera gli attori della Corte dei Miracoli, Alessandra e Cosimo, recitano un dialogo in cui Jack Worthing cerca di superare l'enorme ostacolo postogli da Lady Bracknell, nobile dama madre della ragazza di cui è innamorato. Lady Bracknell è il ritratto perfetto di quella classe sociale inglese di cui Wilde dipinse in modo tagliente l'ipocrisia, alla quale comunque avrebbe desiderato appartenere.


Jack Worthing (che ha detto di chiamarsi Ernest)vorrebbe fidanzarsi con Gwendolen.
La madre della nobile ragazza, Lady Augusta Bracknell, sottopone il giovane a un interrogatorio, e prende appunti, per capire se è “un buon partito”.

Lady Bracknell: (si siede) Si accomodi pure, signor Worthing. (prende dalla borsetta taccuino e matita).
JACK: Grazie Lady Bracknell, preferisco restare in piedi.
LB: (taccuino e matita in mano) Ho il dovere di comunicarle che lei non figura nella mia lista dei buoni partiti, con tutto che la mia lista è la stessa della cara duchessa di Bolton. Lavoriamo insieme, noi due.
Comunque, sono prontissima a inserirvi il suo nome, se le sue risposte saranno quelle richieste da una madre veramente premurosa.
Dunque: lei fuma, signor Worthing?
J: Beh, sì, devo confessare che fumo…
LB: Mi fa piacere. Un uomo deve sempre avere una occupazione di qualche tipo. Ci sono già troppi fannulloni in giro per Londra. Quanti anni ha?
J: ventinove.
LB: ottima età per sposarsi. Ho sempre ritenuto che un uomo desideroso di sposarsi dovrebbe sapere tutto o niente. Lei a quale categoria appartiene?
J (dopo una lieve esitazione): Io non so niente, Lady Bracknell.
LB: Mi fa piacere. Non approvo alcun intervento correttivo dell’ignoranza naturale. L’ignoranza è come un delicato frutto esotico; la tocchi e il fiore sparisce. Tutta la moderna teoria dell’istruzione è radicalmente infondata. Per fortuna in Inghilterra, almeno, l’istruzione non produce effetto alcuno. Altrimenti sarebbe un serio rischio per le classi privilegiate, e probabilmente condurrebbe ad atti di violenza a Grosvenor Square. Qual è la sua rendita?
J: fra le sette e le ottomila sterline l’anno.
LB (se lo appunta nel taccuino) Terreni o investimenti?
J: investimenti, soprattutto.
LB: Questo è soddisfacente. Fra le tasse che si devono pagare in vita, e quelle che si pagano dopo morti, la terra ha cessato di essere tanto un profitto, quanto un piacere. Dà una posizione e impedisce di conservarla. E’ tutto quanto si può dire della terra.
J: Naturalmente, io ho una casa in campagna con un po’ di terreno, in tutto circa millecinquecento acri, credo. Ma la mia rendita non viene da lì. Di fatto per quanto ne so io, gli unici a ricavarne qualche cosa sono i cacciatori di frodo.
LB: Una casa in campagna! Quanti letti? Beh, è un punto che si potrà chiarire in un secondo tempo. Avrà anche una casa in città, spero. Non si aspetterà che una fanciulla dalla natura semplice e innocente come Gwendolen vada ad abitare in campagna.
J: Avrei una casa a Belgrave Square, ma è affittata anno per anno a Lady Bloxham. Naturalmente posso riaverla quando voglio, con sei mesi di preavviso.
LB: Lady Bloxham? Non la conosco.
J: esce molto poco. E’ una signora alquanto avanti negli anni.
LB: Se è per questo, la cosa ha cessato di essere una garanzia di rispettabilità, oggigiorno. Che numero di Belgrave Square?
J: 149.
LB (scuotendo il capo) Il lato fuori moda. Lo dicevo che c’era qualcosa che non andava. Comunque, si potrà cambiare facilmente.
J: Che cosa, la moda o il lato?
LB (severa): Entrambi, se necessario, immagino. Le sue idee politiche?
J: Beh, temo di non averne. Diciamo che sono… liberale unionista.
LB: Oh, equivalgono ai conservatori. Pranzano con noi. O perlomeno vengono la sera. Passiamo a questioni minori. I suoi genitori sono vivi?
J: Li ho persi entrambi.
LB: Signor Worthing! Perdere uno dei genitori può essere considerato una disgrazia; ma perderli entrambi è… sbadataggine! Chi era suo padre? Evidentemente un uomo non privo di mezzi. E’ nato in quella che i giornali radicali chiamano la porpora del commercio, o si è sollevato dai ranghi dell’aristocrazia?
J: ho proprio paura di non saperlo. Vede, Lady Bracknell, ho detto di aver perso i genitori. Sarebbe forse più preciso dire che, a quanto pare, i miei genitori hanno perso me. Insomma, non so chi sono, come nascita. Mi hanno… beh, mi hanno rinvenuto.
LB: Rinvenuto !!!
J: il defunto Sir Thomas Cardew, un vecchio signore assai gentile e caritatevole, mi rinvenne e mi impose il nome di Worthing, dato che per caso si trovava in tasca un biglietto di prima classe per questa località. Worthing è un paesino del Sussex, sul mare. E’ un posto di villeggiatura.
LB: e dove la rinvenne, questo signore caritatevole che aveva in tasca un biglietto di prima classe per quel posto di villeggiatura?
JACK (grave) in una borsa.
LB: in una borsa?
JACK (serissimo) Sì, Lady Bracknell, ero in una borsa. In una borsa di cuoio nero, piuttosto capace, con i manici. Una borsa comune, insomma.
LB: e in quale luogo questo sir… Thomas Cardew si sarebbe imbattuto in questa borsa comune?
J: nel deposito bagagli della Victoria Station. Gli fu data per errore al posto della sua.
LB: nel deposito bagagli della Victoria Station?!?
J: sì, quello della linea di Brighton.
LB: la linea è irrilevante, signor Worthing. Le confesso che sono alquanto esterrefatta da ciò che lei mi ha rivelato. Essere nato, o quantomeno essere stato allevato, in una borsa, con o senza manici, mi sembra un’ostentazione di disprezzo per il decoro consueto della vita familiare non inferiore ai peggiori eccessi della Rivoluzione Francese. E immagino che lei sappia a cosa portò quel deplorevole movimento. Quanto al luogo particolare del rinvenimento di quella borsa, i depositi bagagli delle stazioni ferroviarie possono servire a celare qualche indiscrezione sociale – anzi è probabile che già in passato siano stati adibititi a tale uso – ma non li si può certo considerare una solida base per una posizione riconosciuta nella buona società.
JACK (scaldandosi) Permette allora che le domandi cosa mi consiglierebbe di fare? Inutile che glielo dica, Lady Bracknell, sarei disposto a fare qualsiasi cosa al mondo pur di assicurare la felicità di Gwendolen.
LB: Le consiglierei energicamente, signor Worthing, di cercare di procurarsi dei parenti al più presto possibile, e di compiere uno sforzo deciso onde produrre perlomeno un genitore, dell’uno o dell’altro sesso, prima che la stagione si sia chiusa definitivamente!
J: Beh, non vedo come potrei. Posso produrre la borsa… in qualsiasi momento. Si trova nel vestibolo di casa mia. Penso proprio che la borsa dovrebbe bastarle, Lady Bracknell.
LB: A me, signore? E che cosa c’entro io?
Non immaginerà che io e Lord Bracknell ci sogneremmo di consentire alla nostra unica figlia – fanciulla allevata con la massima cura – di imparentarsi con un deposito bagagli, e di unire le sue sorti a quelle di un pacco postale.
Buongiorno, signor Worthing!
(esce in un turbine di maestosa indignazione)

JACK (arrabbiatissimo, le grida dietro) Buongiorno! Sì, Buongiorno!!!

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