Etimologia
Lavoro è una parola di derivazione latina: labòr, ovvero fatica. Da qui, labòrare, cioè durar fatica, operar faticando. Dalla radice ‘labh’, che pare avere il senso proprio di afferrare, ma anche quello figurato di volgere la volontà e l’opera a qualcosa.
È quindi l’opera di mano, ma anche d’ingegno, una cosa fatta adoperandosi. Fra i tanti sinonimi, sono senz’altro da citare attività, impegno, incarico, mansione e faccenda.
I libri più venduti in Italia negli ultimi sette giorni
10 - Il peso della farfalla - Erri De Luca - Feltrinelli - €. 7,50
9 - Il tempo che vorrei - Fabio Volo - Mondadori - €. 18,00
8 - Le perfezioni provvisorie - Gianrico Carofiglio - Sellerio - €. 14,00
7 - Templari. Dov'è il tesoro? - Roberto Giacobbo - Mondadori - €. 17,50
6 - Due - Irène Némirovsky - Adelphi - €. 18,50
5 - La parola contro la camorra - Roberto Saviano - Einaudi - €. 19,50
4 - Cotto e mangiato - Benedetta Parodi - Vallardi - €. 14,90
3 - Hanno tutti ragione - Paolo Sorrentino - Feltrinelli - €. 18,00
2 - Prima di morire addio - Fred Vargas - Einaudi - €. 16,50
1 - Il nipote del Negus - Andrea Camilleri - Sellerio - €. 13,00
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1 - Il nipote del Negus - Andrea Camilleri - Sellerio - €. 13,00
Qualche consiglio di letteratura noir
Lavoro ai fianchi (di Luigi Manconi e Marco Lombardo Radice)Euro 17,00 – Pagg.224 - Il Maestrale
Roma, 1978. Il commissario Longo, vedovo con un figlio, commette un reato in questura; un giovane scompare perché, forse, sequestrato; alcune persone muoiono in circostanze sospette; intanto, continuano le tragedie di lotta armata e anni di piombo. Seguiamo Longo per dieci giorni (tra Roma e la Sardegna, vicino alla politica, ma disinteressato perché la ritiene ostile) insieme alla sua indagine zeppa di indizi e di autoanalisi per la colpa commessa, mentre nemici misteriosi lo aggrediscono alle spalle e la rete criminale gli si stringe attorno. Troppa carne al fuoco, forse, ma la storia regge sino alla fine.
Roma, 1978. Il commissario Longo, vedovo con un figlio, commette un reato in questura; un giovane scompare perché, forse, sequestrato; alcune persone muoiono in circostanze sospette; intanto, continuano le tragedie di lotta armata e anni di piombo. Seguiamo Longo per dieci giorni (tra Roma e la Sardegna, vicino alla politica, ma disinteressato perché la ritiene ostile) insieme alla sua indagine zeppa di indizi e di autoanalisi per la colpa commessa, mentre nemici misteriosi lo aggrediscono alle spalle e la rete criminale gli si stringe attorno. Troppa carne al fuoco, forse, ma la storia regge sino alla fine.
Una brutta faccenda (di Marco Vichi)Euro 8,60 – Pagg. 245 – TEAFirenze, 1964. Il commissario Bordelli sta per uscire dal commissariato, ma viene bloccato da una vecchia conoscenza. L'uomo è sconvolto: ha trovato un cadavere in un bosco dalle parti di Fiesole. Il commissario e un agente si recano sul luogo del delitto, ma del cadavere non c'è traccia. Il corpo sembra proprio essersi dileguato nel nulla. Marco Vichi si conferma un grande scrittore di vicende nere, null’altro da aggiungere.
Una spaventosa faccenda e altri racconti (di Jim Thompson)Euro 14,00 – Pagg. 293 – Fanucci
Una raccolta di brevi racconti di suspense usciti fra il 1946 e il 1967, un libro che contiene alcuni dei suoi lavori più coraggiosi e forti. Elementi autobiografici, ma soprattutto grandi esempi di letteratura noir. Domina il senso di disperazione, va detto, ma è questo ciò che scorre nelle opere Di Jim Thompson: l'universo personale dell'autore, d’altronde, è farcito di demoni e ossessioni, bisogna rassegnarsi.
Compleanno letterario
Ben 123 candeline da spegnere per Vincenzo Cardarelli (vero nome Nazareno Caldarelli), poeta e scrittore laziale, la cui penna vergò anche “Così la fanciullezza/ fa ruzzolare il mondo/ e il saggio non è che un fanciullo che si duole di essere cresciuto”.
Ne soffia invece 110 il grande Ignazio Silone (pseudonimo di Secondino Tranquilli), scrittore e politico italiano, celebre soprattutto per il romanzo ‘Fontamara’, opera di denuncia della condizione di povertà.
Per finire, 102 candeline sulla torta di Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi, uno degli scrittori italiani più venduti nel mondo (oltre 20 milioni di copie) grazie al suo Don Camillo, il parroco che parla col Cristo dell'altare maggiore e che lotta quotidianamente con il sindaco Peppone, agguerrito comunista del paese di Brescello.
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