lunedì 21 febbraio 2011

Racconto: Omaggio alla grazia

Che colore hanno i ricordi? Se lo chiedeste ad Anna, lei non avrebbe dubbi: bianco e nero. Ma chi è Anna? Anna è una donna la cui bellezza si è fermata nel tempo; è la protagonista della storia che vi stiamo per raccontare.


Anna imballava con cura le ultime cose e il campanello suonò. Erano gli operai.
“Per la miseria, dove è volato il tempo?” Erano già le undici e cinque ed era in terribile ritardo.
I traslochi mettono ansia. Si dice che l'uomo li viva come un lutto. E ci vogliano mesi per riprendersi. Per lei, almeno, era così.
Iniziò una frenetica lotta contro il tempo. Doveva finire di sistemare tutto.
Mentre gli energumeni trasportavano con disinvoltura i suoi mobili, Anna afferrava oggetti a caso e li ficcava con foga negli scatoloni
“Finirò col rompere qualcosa. O col perderla. Mi ci vorranno settimane per sistemare. Perché mi ritrovo sempre a fare tutto all'ultimo momento?”
Infilò la mano in un cassetto della scrivania. Uno di quei cassetti che restano chiusi per anni, dimenticati come le cose che contengono. Le sue dita afferrarono un album. Stava per metterlo via insieme al resto,  ma la curiosità prevalse. Lo aprì.
Erano le foto dell'ultimo anno di liceo. Cadute nell'oblio.
Il mondo si fermò. Anna non sentiva più i rumori nell'altra stanza e il ticchettio delle lancette nella  testa. Le sue dita avide scorrevano le pagine, divoravano i ricordi, foto dopo foto. Si bloccò, attirata da qualcosa che spiccava. Tra immagini dai colori sbiaditi ne apparve una in bianco e nero. Ritraeva Anna mentre leggeva l'Ulisse di Joyce fumando una sigaretta. Era bellissima. Non si ricordava di essere mai stata tanto bella! C'era anche una dedica: “omaggio alla grazia, con affetto, Stefano”.
Stefano era un tipo fuori dagli schemi. In un'epoca di Polaroid e usa e getta, lui si ostinava con un reperto archeologico che faceva solo foto in bianco e nero. Lo prendevano tutti in giro. Ma Stefano aveva ragione. Le foto a colori erano ingiallite e le Polaroid invisibili. Il tempo si era rubato la loro anima.
Quella in bianco e nero, invece, era perfetta. Anna si commosse e pensò che quello fosse il più bel regalo che un un amico le avesse mai fatto. Le aveva donato l'eterna giovinezza.
“Grazie” disse, con gli occhi al cielo. Rivolti verso Stefano.



Omaggio alla grazia  di Valentina Cosimi

Nessun commento: