Nella storia che vi stiamo per raccontare c’è un giovane impaurito marinaio; e poi ci sono le parole di una zingara, un segreto per la precisione, che cambierà il suo destino. S’intitola “Vento in poppa” il racconto che Oscar Taufer ha scritto per noi.
Camminavo tra la gente che affollava il mercato. Avevo vent'anni, i segni della guerra sulla pelle e la paura scritta in viso. Incrociai lo sguardo di una donna seduta a un tavolino.
“Non temere marinaio, avvicinati”.
Mi ritrovai di fronte a lei. Le sue dita esplorarono la mia mano aperta e gli occhi scuri i pensieri.
“Questa linea è breve, la tua ultima nave sta per salpare. É un peccato, sei giovane, ma possiamo invertire la rotta. In cambio del tuo anello avrai qualcosa che ti salverà”.
Non ebbi il tempo di rispondere. Mi sfilò l'anello e prese uno scrigno da un sacco ai suoi piedi.
“Bada, marinaio: credi ciecamente nel suo potere e non aprirlo mai, per nessuna ragione. Il giorno in cui cederai alla tentazione sarà il tuo ultimo.”
Mi allontanai frastornato da quelle parole, e prima di infilarmi tra i vicoli del porto mi voltai a cercarla.
Era scomparsa.
Finì la guerra, e lo scrigno restò sempre al mio fianco. Molte volte pensai di aprirlo per conoscerne il segreto, ma sempre mi trattenne il monito della zingara. Come un'amante segreta, l'ho nascosto tra le mie cose per tutta la vita, al riparo dallo sguardo e dalla curiosità di chi mi stava vicino.
Ormai sono vecchio, inchiodato a questo letto d'ospedale, con tubi e fili che escono delle braccia e dal petto come funi dell'albero maestro. Mi preparo a partire, e finalmente posso sapere.
Chiedo a uno dei miei figli di prendere lo scrigno dalla mia borsa, ne sollevo il coperchio e lo rovescio. Sul lenzuolo bianco cade un oggetto avvolto in un brandello di pergamena. La srotolo e leggo.
“Nessun potere ha la forza di un uomo che crede in sé stesso”.
La zingara aveva ragione. La fiducia mi ha dato forza e mi ha tenuto in vita. Il suo trucco ha funzionato, e prima che la nave salpi per l'ultima volta, ho appena il tempo di raccogliere l'anello che le diedi tanto tempo fa e di infilarlo al dito.
Vento in poppa
di Oscar Taufer
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