sabato 15 ottobre 2011

Lo zucchero nella Bottega del mistero

Una storia dolce e amara
Allora fu edificata dai suoi abitanti Orta / ricca di pesci, di frutti e di bell’oliva./ Quella valle, che di fronte, in mezzo, vi corrisponde, è Pella / che prende il miele dal favo e dolci uve dalle viti.

A comporre questi versi fu Enea Silvio Piccolomini, un personaggio davvero singolare. Fu un intellettuale umanista, un avventuriero, un poeta di corte, un uomo di mondo, un abile ambasciatore e un accorto urbanista. Al culmine di una carriera che solo ai suoi tempi era possibile percorrere, divenne addirittura Papa col nome di Pio II. Giunto al soglio pontificio, assediato dai parenti che chiedevano aiuto, compose alcuni versi che testimoniano l’antico malcostume italico del nepotismo: «Quand'ero solo Enea / nessun mi conoscea / Ora che son Pio / tutti mi chiaman zio».

Quando giunse sul lago d’Orta il Piccolomini trovò il miele, che era il principale dolcificante in uso. Non avrebbe invece potuto trovare lo zucchero, che pure doveva conoscere, in quanto all’epoca era ancora una merce rara e pregiata.
Lo zucchero cominciò a diffondersi in Europa nel medioevo, importato dai pesi arabi. L’imperatore Federico II nel Duecento ne promosse la coltivazione in Sicilia Per molti secoli tuttavia, il “sale arabo” come era chiamato, rimase una merce costosissima e usata per lo più ad uso farmaceutico.

Con la scoperta dell’America le cose iniziarono a cambiare, perché Spagnoli e Portoghesi promossero la coltivazione della canna da zucchero in varie zone delle Americhe. Lo zucchero americano soppiantò completamente quello arabo e cominciò a diffondersi in Europa.
Tuttavia c’è un retroscena amaro di questa storia dolce. Per coltivare le piantagioni di canna da zucchero vennero deportati nelle Americhe come schiavi milioni di africani. Moltissimi di loro morirono durante i terribili viaggi sulle infami navi negriere e terminarono il loro viaggio in fondo all’oceano. 

Lo zucchero che usiamo comunemente però non è di solito quello ricavato dalla canna da zucchero. Già nel Cinquecento un agronomo francese aveva scoperto che era possibile ricavarlo cuocendo le barbabietole, che erano coltivate come foraggio per gli animali. Tuttavia gli interessi economici dei produttori e degli importatori di zucchero di canna fecero sì che questa scoperta non portasse a risultati concreti.
La svolta si ebbe nell’Ottocento, quando le guerre tra la Francia e l’Inghilterra portarono ad un blocco delle importazioni di zucchero di canna in Europa. Napoleone diede impulso alla coltivazione della barbabietola da zucchero, che nei decenni successivi finì con il soppiantare quello di canna.



Dolci sogni e incubi amari

Nel 1983 sugli schermi televisivi appare un video musicale che in breve tempo conquista il mondo. Protagonista una donna vestita da uomo, con i capelli corti color arancio, che impugna minacciosa un bastone e canta, in un’atmosfera onirica popolata di bovini, schermi e razzi, “sweet dreams”, la title track di un album omonimo.
Sono gli Eurythmics, un duo musicale inglese composto da David Stewart e Annie Lennox, che proprio grazie all’album “Sweet Dreams (Are Made of This)” conoscono il successo mondiale, mentre Annie Lennox conquistava la copertina della rivista Rolling Stone.

L’anno successivo la Virgin Films commissionò al gruppo la colonna sonora per il film “Nineteen Eighty-Four”, tratto dal romanzo “1984” di George Orwell. Il regista del film peraltro rifiutò di usare la musica degli Eurythmics, che uscì in un album autonomo dal titolo “1984 (for the love of Big Brother)”, la cui hit fu “Sexcrime (1984)”.
George Orwell nel 1948 aveva scritto il romanzo “1984”, ambientandolo in quell’anno. Vi è descritto un mondo dominato da un partito totalitario il cui leader indiscutibile è il “Grande Fratello” il cui volto compare su tutti gli schermi televisivi, muniti di telecamere nascoste in grado di controllare la popolazione.

L’ideologia del Partito si basa su tre slogan: l'ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà schiavitù, parole d’ordine a cui si deve uniformare l’intera società di questa tirannide che esce dagli schermi televisivi.
La struttura piramidale della società orwelliana vede al vertice i membri del partito interno che godono di vari privilegi quali ad esempio la possibilità di consumare vero zucchero, al posto della saccarina riservata alla restante popolazione, i prolet.

Tornando agli Eurythmics, nel 1990 si sciolgono per la doppia crisi, sentimentale e artistica della coppia. Si riuniranno nel 1999 per sciogliersi definitivamente nel 2009.
Nel frattempo, nel 1995 viene pubblicato l’album “Smells like children”, del gruppo musicale americano Marilyn Manson, che conia il proprio nome sull’unione tra la dolcissima attrice Marylin Monroe e l’amarissimo guru satanico e assassino Charles Manson (di cui abbiamo già parlato in questo post).

L’album contiene varie cover come “I Put a Spell on You” degli Screamin' Jay Hawkins e “Rock 'n' Roll Nigger” di Patti Smith.
La canzone di maggior successo è però proprio la cover del brano degli Eurythmics, inclusa anche nella colonna sonora di vari film.


Marylin Manson, Sweet dreams

La foto è una cortesia di ELE.


La bottega del mistero vi da alcuni altri suggerimenti musicali.

Ad esempio, parlando di zucchero nella musica non si può non ricordare Zucchero “Sugar” Fornaciari o, per contrasto, gli Sugarfree.

Ma voi, quali altre canzoni allo “zucchero” conoscete?
Fatecelo sapere coi vostri commenti!