domenica 20 maggio 2012

Racconto: Credevamo foste nostri amici


L'incontro tra due culture molto diverse è sempre problematico. Ma cosa succede quando ad incontrarsi sono mondi diversi? Scopritelo nella storia che vi stiamo per raccontare.

Arrivaste in un giorno di festa e questo per molti di noi fu un segno fortunato. Portavate parole e gesti di pace e regali per grandi e piccini. Ci mostraste cose che non avremmo mai immaginato potessero esistere e noi insegnammo a voi ciò che pensavamo potesse esservi utile.
Dopo l'incontro i nostri leader facevano a gara per potersi mostrare in vostra compagnia e tutti noi eravamo contenti di non essere più soli nell'Universo. Del resto da tempo i nostri scienziati ci avevano avvertito che ciò non era statisticamente possibile. Che il Cosmo è pieno di vita e che era la nostra religione a sbagliare, su questo punto.

Poi avvenne l'incidente. Nessuno ricorda esattamente cosa accadde. Forse ci fu una parola di troppo o un malinteso. Non è facile del resto intendersi quando si è così diversi. Di certo bastò poco, un'incomprensione, una provocazione, un pretesto forse, per far precipitare la situazione.
Dalle parole si passò ai fatti con una rapidità che avrebbe meritato ben altra causa. Fu allora che ci attaccaste. Dal cielo, dalla terra e dal mare ci assaliste con armi crudeli.
Così ovunque è divampata la guerra e non esiste più un luogo, né nel mare, né sulla terra, né in cielo che possa dirsi sicuro.
Abbiamo sperimentato una violenza che non avevamo mai conosciuto prima. Tutto ciò che conoscevo, la nostra cultura antichissima, la saggezza dei nostri vecchi, la spensierata allegria dei giovani, la nostra soave poesia, i paesaggi incantati, le graziose cittadine sul lago non esistono più. Ora attorno a me vedo solo rovina e morte.

Ho visto amici e parenti uccisi, senza che ci fosse pietà né per l'età né per il sesso. Ho visto corpi coi tentacoli mutilati ed entrambe le teste decapitate. Vi ho visti ridere, oltraggiare i cadaveri e staccarne macabri trofei.
E ho compreso che non esiste, nell'intero universo, specie più malvagia e pericolosa di voi, che venite dal pianeta Terra e vi fate chiamare Umani.


Credevamo foste nostri amici
Andrea Del Duca


2 commenti:

Unknown ha detto...

Molto d'effetto la sorpresa finale.
Anche se, a pensarci bene, dovevamo aspettarcelo fin dall'inizio!

Alfa ha detto...

Dici?

All'inizio si potrebbe pensare anche all'incontro tra gli amerindi e gli europei...