sabato 26 aprile 2008

Perry Zona racconta la Novella di Bonus e Brutus


LA STRANA COPPIA 
Bonus e Brutus vivono insieme, condividono regolarmente lo stesso cervello, uno nell’emisfero destro, l’altro in quello sinistro. Il primo a svegliarsi ogni mattina è Brutus, incazzato come una biscia perché quel suono incessante e ripetitivo della sveglia lo irrita a dismisura: «Accidenti a te, maledetto strumento di tortura!» esclama. E subito lancia un’occhiata di invidia pura verso Bonus che invece sorride nel sonno e accenna a dar seguito ai primi movimenti del risveglio muscolare. «Sveglia!!!!» gli grida Brutus. Bonus solleva l’attenzione verso il suo coinquilino e risponde sereno «Buongiorno a te amico mio!» Inizia così la giornata tipo di questa strana coppia. Si alzano insieme e, mentre Bonus prepara un’allettante colazione, Brutus sta già litigando con quel ciuffo ribelle insorto durante la notte, nel corso della battaglia tra la sua chioma ed il cuscino. Poi insieme escono di casa. Un raggio di sole illumina Bonus che spalanca un sorriso, mentre Brutus sta già imprecando con quel anonimo disgraziato che ha parcheggiato la sua macchina incollata alla sua. «Dovrò fare mille manovre per uscire da quel buco!» Bonus lo rincuora e nel frattempo saluta con un cenno della mano il portinaio del loro condominio, e poi il panettiere, il tabaccaio, la sciura Marisa della lavanderia, il Marietto del piano di sotto, ed infine il giornalaio. In auto, direzione ufficio, Bonus ascolta la sua frequenza preferita, Puntoradio, e sghignazza perché i DJ sono una vera forza della natura e lui si diverte da matti. Brutus dal canto suo sta insultando, nel solito gergo, il tipo dell’auto davanti, fermo immobile al semaforo, che è verde già da ben 2 centesimi di secondo. «A’ Ginoooo, te moooovi?!?» Arrivati nei pressi dell’ufficio, Brutus avvista un parcheggio comodo e vicino, se solo quel gentil nonnino che sta attraversando la strada sulle strisce non avesse deciso di campare altri cent’anni, giusti giusti per arrivare sull’ altra sponda del marciapiede! Strombazza e vitupera contro l’ignaro vecchietto che, spaventato dal baccano, ora è fermo in mezzo alla strada ad osservare quel pazzo che si agita dietro il parabrezza. Bonus si affaccia al finestrino e con cortesia aggiunge: «Buongiorno signore, bella giornata per una sana passeggiata, davvero!» Finalmente Bonus e Brutus giungono in ufficio, dove ad attenderli c’è una pigna di documenti da smaltire sulla scrivania. Bonus si fionda alla macchinetta del caffè, il suo momento preferito per iniziare bene una giornata di lavoro. Insieme ai colleghi scambia le opinioni sul tempo, sui risultati delle partite e racconta qualche barzelletta sentita alla radio. I colleghi ammiccano, lo trovano simpatico e solare, mentre Brutus si dimena isterico su e giù per il corridoio, osserva l’orologio, afferma che non potrà mai farcela a finire tutto il lavoro, otto ore sono troppo poche, non vuo-le fare straordinari, non può fare sempre tutto lui, il mondo è sulle sue spalle e la giornata non poteva iniziare in maniera peggiore. A fine mattinata Bonus ambisce alla sua pausa pranzo con l’acquolina in bocca. Brutus lo rimbrotta dicendo che, come al solito quando arriveranno alla mensa, sarà rimasta una sola porzione di tiramisù e se la papperà quel goliardico sbruffone del suo collega amministrativo. Nel pomeriggio, nel bel mezzo di un lavoro lungo e laborioso, il PC si impalla…Brutus inveisce contro la tecnologia, mentre Bonus ne approfitta per staccare la spina, riavviare e prendersi un altro caffè. Al ritorno Brutus è ancora in preda ad una crisi isterica perché il file ovviamente non era stato salvato, Bonus si siede pacifico alla scrivania e con pazienza ricomincia tutto da capo. Infine, vengono convocati dal boss: «Ragazzi, il vostro lavoro è ottimo. Serietà e professionalità vi contraddistinguono, qualche clienti ha segnalato reazioni un po’ incontrollate talvolta, ma credo sia comprensibile, quando uno lavora! Sono orgoglioso di avervi nel mio Team!» All’uscita Brutus non fa altro che pensare a perchè non ha avuto la prontezza di chiedere un aumento, si mangia le mani per non aver sottolineato il fatto che si sta facendo un biiip così dietro quella fottuta scrivania! Ma è Bonus che interviene per rabbonirlo nuovamente, ed esordisce dicendo «Amico mio, sono soddisfatto di noi. Siamo proprio una bella coppia!» «Certo che lo siamo, scimunito!» gli risponde Brutus. «Se non ci fossi io, tu saresti un niente, un nulla!» Escono prima dall’ufficio per recarsi alla Posta. Brutus è rassegnato al fatto di dover affrontare la solita inverosimile coda, oggi è il termine per pagare l’ICI. Invece no, Bonus gli mette un braccio sulla spalle e gli dice «Vedi amico mio? Oggi tutto fila liscio, e facciamo anche in tempo ad andare all’aperitivo con la cumpa!» ma Brutus riesce ad inveire comunque nei confronti dell’incaricata che batte sulla tastiera con solo due dita, quando ne ha ben dieci a disposizione! Dopo la Posta si dirigono al supermercato. Tra carrelli con le ruote storte e prezzi alle stelle Brutus non perde occasione per lagnarsi, mentre Bonus at-tacca bottone con il salumiere, sfoglia un volantino e scopre di avere i bollini necessari per ritirare il suo premio al punto informazioni. Nel tardo pomeriggio i due escono si dirigono verso il locale dove la cumpa li attende. Brutus si altera di nuovo per il traffico, inveisce per il solito introvabile parcheggio, discute con la cameriera per il negroni sbagliato troppo sbagliato, giudica gli amici fancazzisti, contesta le idee politiche del barman e la posizione delle luci nel locale, ed infine insulta la sua ragazza che gli ha fatto una sorpresa, e lui odia le sorprese! Bonus, dal canto suo, è soddisfatto della sua giornata che ha generato i frutti sperati. Si considera fortunato per aver trovato parcheggio dopo soli tre giri intorno all’isolato. E’ affascinato dalla cameriera, nonostante sia evidente che è alle prime armi, sorseggia sereno il suo cocktail, ascolta le avventure dei suoi amici e condivide con loro le sue esperienze, si confronta politicamente con il barman e chiede spiegazioni sulla scelta delle posizioni delle luci nel locale ed infine, sorride alla sua ragazza che si fa trovare appoggiata al cofano della sua auto proponendosi di dormire da lui per stanotte. La vita è fatta così, sia di cose belle che di cose brutte. Il segreto sta nel modo in cui si affrontano le une e le altre. Ti senti più Brutus o più Bonus?

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