sabato 10 maggio 2008

Le Novelle di Perry Zona


Torna il bel momento riservato ai racconti di Perry Zona.
La nostra autrice ogni settimana ci fa dono di una novella che pubblichiamo integralmente sul blog e leggiamo in trasmissione il sabato sera. Un buon momento di radio.

LA PASSEGGIATA
Oh, oh, oooo…oplà! E rieccomi a testa in giù. Mamma si è già svegliata. «Oggi c’è il sole!», mi dice e la sento felice! Anche io lo sono perché significa che andremo a fare una passeggiata! Latte, un goccio di caffè e…la brioche al cioccolato! La mia preferita e anche quella di Mamma. Ora siamo pronti per uscire, gradino dopo gradino, finché posso sentire il profumo dei…come si chiamano? Ah sì, FIORI! Mamma deve essere già arrivata al giardinetto di fronte a casa. C’é un gran fracasso, sento strilla e risa schiamazzanti di “bimbi belli”, come li chiama la mia Mamma. Vorrei essere là fuori con loro, sembra che si divertano un mondo...anche se io del mondo non so ancora niente! Mamma mi dice che sto per arrivare anch’io, e magari schiamazzerò più forte di tutti per far sentire la mia presenza!!! «Buondì bella mammina, come andiamo questa mattina? Il piccoletto si fa sentire?» Ciao Mimmo! Mi viene da salutarlo anche se lui non può sentirmi! E’ il giornalaio dei portici, ora gli tiro un bel calcione! «Eccolo qua! Mimmo, ti ha riconosciuto e si sta già allenando a sgambettare!» e ride di nuovo…che bella la mia Mamma quando mi fa sobbalzare di qua e di là! All’inizio, quando sono arrivato dentro di lei, non era così. Mi faceva balzare solo in alto e in basso…singhiozzava ed era molto triste. Un giorno mi chiedeva scusa, il giorno dopo faceva finta che io non esistessi e non mi parlava nemmeno, il giorno dopo ancora piangeva. Ne sono certo, siamo vicino alle “cose”, cioè alle…ROSE, quei fiori con le “mine”, no, che dico? SPINE…insomma quelle che pungono come le dita del mio cuginetto quando gioca con la pancia di Mamma. Mi piacerebbe riuscire a dare una sbirciatina, meno male che Mamma mi racconta tutto quello che vede! Ora siamo sul viale alberato. Sento i suoi passi scandire lievi il terreno, calpestano i soffici fiocchi bianchi che, da qualche giorno, scendono dagli alberi di pioppo e svolazzano nell’aria, per atterrare infine sull’asfalto dove si rincorrono in vortici frenetici, ora sollevati dal vento, ora spazzati da una brum brum che sfreccia sulla strada. Mamma parla della primavera come di una stagione bellissima nella quale tutto sembra tornare alla vita. Io arriverò con la prossima estate. Mi porterà sulla “scheggia”…uhmm..forse no! Ah sì, SPIAGGIA! A fare tanti “caselli di nebbia”…o forse CASTELLI DI SABBIA! E a giocare con sulle “liste con le triglie”…o forse erano PISTE con le BIGLIE?! Mamma mia quante cose devo imparare! Ecco i carrelli! Sono quelli del supermercato, dove facciamo la spesa. Mamma ci viene spesso. Una volta qui qualcuno le ha chiesto del mio papà. Quel giorno ha pianto di nuovo. Avrei voluto chiederle anche io del mio papà. Poi l’ho conosciuto. Mamma era tanto arrabbiata perché lui voleva che si sbarazzasse di me. Ora stiamo entrando in un posto che Mamma non visita quasi mai. Tutto si fa più buio e cala un grande silenzio. Non c’é mai nessuno quando entriamo qui. Eppure mamma parla. Parla con qualcuno che nemmeno lei può vedere. Parlano di me. Mamma desidera solo che io sia forte e sano. Io lo sono già, vorrei poterglielo dire…
Qualche tempo fa ho conosciuto anche i nonni. Loro hanno abbracciato la mia Mamma e con lei anche me. Quella sera Mamma è tornata a sorridere e mi ha detto che avrebbe fatto di tutto per rendermi felice. Non eravamo più soli. Quando usciamo riappaiono luce e rumori. Stiamo tornando a casa. Mamma è un po’ stanca e poi le è venuta una gran voglia di patatine fritte! Anche a me!!! Passiamo per una via nuova, ci sono un sacco di bancarelle e Mamma mi descrive una tutina blu di cotone con degli aeroplani ricamati. «Come sarai bello, piccolo mio!» Come sei bella tu, Mamma! Grazie per avermi dato la vita!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il mio commento è molto breve, ma spero altrettanto significativo: mentre leggevo questo racconto ho PIANTO. Lascime calde, cariche d'emozione che poi sono andate a morire sulle mie labbra, appena aperte al sorriso. GRAZIE per questio attimi di grande sentimento...

Anonimo ha detto...

Pensavo di leggere un raccontino leggero..insomma dal titolo mi sono detto"facciamo stà passeggiata"
Ohimè questa passeggiata ha fatto piangere anche me.