sabato 11 aprile 2009

Nonna mia! - The sequel.

Donna-Meryl Streep, dopo la partenza della figlia Sophie e del fidanzato Sky, dall’isola greca nella quale gestisce un delizioso alberghetto, non è più sola. E’ con lei, infatti, il neo sposo Pierce Brosnan, che ha lasciato il mondo della finanza per ritornare là, dove il loro amore giovanile aveva avuto inizio. “Villa Donna”, questo è il nome dell’albergo, ha però bisogno di lavori di manutenzione straordinaria, visto che è dai tempi di Aristotele che nessuno aggiusta più rubinetti e sciacquoni, e l’ultima mano d’azzurro alle pareti l’ha data nell’800 Ugo Foscolo, durante un weekend di sesso estremo con la contessa Pallavicini, quella “caduta da cavallo”. Estrema sempre, appunto, la contessa.
Fatto sta che Brosnan si arma di pazienza ed attrezzatura adatta, e si mette a fare il giro, canticchiando “Mamma mia!” in continuazione, soprattutto quando vede che razza di infiltrazioni nei muri ha provocato la nuova fonte d’acqua di Afrodite, quella che ormai sgorga allegra in cortile fin dalla fine del primo film.
Ma sono mesi felici, quelli tra Donna-Meryl e Pierce l’ex finanziere, e nonostante l’età di entrambi si tromba che è una meraviglia, manco “il Grande Blu” fosse nel sangue, oltre che tutto attorno, tra cielo e mare Mediterraneo.
Un giorno, però, una bianca barchetta borbottando raggiunge il porticciolo. A bordo un vecchio pescatore ed una giovane coppia. Donna, dall’alto, li vede: sono Sophie e Sky, il loro lungo viaggio d’iniziazione alla vita adulta è terminato?! Avverte Brosnan, che molla il pennello nel secchio dello smalto blu con il quale stava verniciando la porta del vecchio ovile, e corre con lui fin giù alla spiaggia. Il sole è rovente, tutto e bianco e azzurro. La barca attracca, ed il vecchio aiuta per prima la giovane Sophie a scendere, poi Sky con un balzo la raggiunge sul pontile.
Donna le corre incontro, perdendo le Espadrillas color corda, a braccia spalancate… Ma poi… rallenta, come trattenuta, si ferma…
“Nonna mia!” grida Sophie, col pancione di sette mesi!
“Nonna mia!”, grida il coro dei ragazzi e delle ragazze, delle vecchie e dei pescatori, dei pastori, sbucati alle improvviso dalle onde e dalle rocce, i cespugli, i vecchi muri a secco…!
“Sophie!” grida Donna, prima di svenire, raccolta al volo dalle forti braccia di Brosnan, che sorride alla coppia. Banchetto finale, sotto le stelle, tra blu e bianco, tra giallo e rosso. Musica degli Abba, ma anche dei Rubettes (“Sugar baby love”, e di Gloria Gaynor “I will survive!”, per gentile concessione). Tutti sono felici, ma la più felice è Meryl-Donna-Mamma-Nonna Mia!

Marco Franceschini

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