sabato 7 novembre 2009

Streghe: quarta e ultima parte

Paula Izquierdo,psicologa e premiata scrittrice spagnola, è autrice di "Libere!21 storie di donne radicali", Cavallo di Ferro editore.
Un libro che narra la vita di 21 Donne
dalla forte personalità,antisegnane,disinibite,provocatorie,libere. Donne che ottennero la fama desiderata sia in vita che dopo la vita, creando "un mito", quello di essere pienamente "se stesse".
Ce ne parla meglio l'autrice in questa intervista.

Che tipo di ricerche ha fatto per il Libro?
E' stato molto complicato,in primo luogo perchè alcune delle donne citate hanno vissuto più di 500 anni fa. Inoltre le informazioni che cercavo sono quelle più nascote: sono i segreti della camera da letto.

Le donne nella sua scrittura...
Le donne in questo libro sono le protagoniste assolute. Nella mia scrittura le donne soo importanti quanto gli uomini,come nella vita reale. Alla fine la scrittura,la letteratura imita la vita.

Cosa unisce queste 21 Donne molto libere e radicali? E perchè fanno paura, quasi come streghe?
Ciò che le caratterizza è che vivono la loro vita liberamente,senza pregiudizi,sono state antisegnane per il tempo che hanno vissuto,dotate di una forte personalità. Non seguirono le norme sociali,furono donne autentiche, questo non dovrebbe causare timore o paura,ma la più grande ammirazione.

La sessualità fu un elemento determinante nelle loro vite,come si è evoluto questo "topic"?
Per loro la sessualità era una rivendicazione e una ricerca del piacere,oggi ho il timore che,seguendo il modello maschile,è solo una tacca di mira nella pistola delle ragazze,ma il nostro emisfero sinistro del cervello non è pronto.

Donne molto diverse rispetto a quelle di oggi,come lo spiega?
Naturalmente esistono donne "vere", che cercano di vivere la vita come sentono, senza preoccuparsi delle conseguenze. Tuttavia, è vero che esse non suscitano alcuna notizia, ma questo è dovuto al tipo di società che abbiamo costruito. La società del "qui e ora". La fama dei 15 minuti per non essere nessuno o per non fare nulla. Alcuni nomi?Doris Lesing, Areta Franklin, Madre Teresa di Calcutta, Blanca Varela o Marianne Faithfull, Sofia Loren e donne in politica o pittrici che con il tempo,alla fine, verranno riconosciute.

Quale di queste protagoniste sente più vicina?
Ognuna ha il suo fascino,tranne naturalmente la contessa sanguinosa. Forse avrei voluto essere Mata Hari.

Una ragione per leggere il Libro...
Credo che questa ragione la potranno decidere solo i lettori,dopo averlo letto.

Cosa significa oggi essere scrittrice e psicologa?
Aver studiato psicologia mi aiuta a costruire i personaggi, ma non funziona in quanto tale. Solo io sono nella scrittura. Essere uno scrittore è una sfida quotidiana.

Come è cambiata come donna e come scrittrice dal romanzo "La mancanza"?
Ogni libro che scrivo mi lascia esausta,vuota,ho bisogno di ricostruirmi,di rinascere per scrivere il prossimo romanzo. Il prossimo si intitola "Il nome non ha importanza",sarà pubblicato tra 4 mesi,a febbraio 2010.

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