sabato 30 gennaio 2010

La Corte dei Miracoli e GLI OCCHIALI di K.Valentin




Questa sera Alessandra e Irene della Corte dei Miracoli reciteranno un pezzo di "Circostanze Teatrali 2009" tratto da un dialogo esilarante scritto da Karl Valentin, attore di cabaret nella Monaco degli anni '20. Coevo di Brecht, fu un precursore della comicità, con i suoi testi assurdi e spesso nonsense, ricchi di giochi di parole e acrobazie verbali.

GLI OCCHIALI

A.:Klara! non trovo gli occhiali. Hai mica visto i miei occhiali?
B.: Ieri li ho visti in cucina.

A: Come ieri? Se un'ora fa li ho usato per leggere?!

B.: Può darsi, ma ieri gli occhiali erano in cucina.

A: Non dire idiozie, cosa me ne importa se ieri gli occhiali erano in cucina.

B: Te lo dico perchè li hai già lasciati qualche volta in cucina.

A: Qualche volta! se è per questo li ho lasciati parecchie volte! A me importa sapere dove sono ora!

B: Dove sono ora non lo so. Saranno da qualche parte.

A: Da qualche parte! certo che sono da qualche parte! Ma dove? Dov'è "da qualche parte"?

B: Da qualche parte? Non lo so neanche io! Allora saranno sicuramente da un'altra parte.

A: Da un'altra parte? Ma da un'altra parte è da qualche parte!

B: Non dire sciocchezze. Da un'altra parte non può certo voler dire allo stesso tempo "da un'altra parte" e "da qualche parte". Ogni giorno è un continuo cercare questi stupidi occhiali. La prossima volta ricordati bene dove li hai messi, così sai dove sono.

A: Così parla solo chi non ha bisogno degli occhiali! Anche se sapessi dove li ho lasciati, non mi servirebbe a niente perchè non posso vedere dove sono, dato che io, senza occhiali, non ci vedo.

B: Allora è semplice: hai bisogno di un altro paio di occhiali così lo usi per cercare l'altro.

A: Eh sì! Figurati cosa mi costerebbe! Io gli occhiali li perderò mille volte all'anno, e se ogni volta avessi bisogno di un paio di occhiali per cercarli (come minimo costano tre marchi) spenderei tremila marchi l'anno!B: Ma non ti servono mica mille paia di occhiali all'anno!

A: Ma due paia senz'altro, uno per vedere da vicino e uno per vedere da lontano. No, no, preferisco non provarci nemmeno. Metti che abbia perso quelli per veder da lontano e abbia sul naso quelli per veder da vicino, ma se gli occhiali per veder da lontano sono lontani, io con gli occhiali per veder da vicino non riesco a vedere quelli per veder da lontano, che sono lontani.

B: E allora ti conviene portare sempre gli occhiali per veder da vicino e avvicinarti al posto dove sono gli occhiali per veder da lontano, così con quelli per vedr da vicino puoi vedere dove sono quelli per veder da lontano.

A: Ma io il posto dove sono gli occhiali per veder da lontano, io mica lo so.

B: Ma il posto è proprio l' dove hai messo gli occhiali.

A: Ma proprio di questo si tratta! E' il posto che non ricordo più!
(... continua...)

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