domenica 14 novembre 2010

Racconto: Misure giuste

C’è una donna, si chiama Emma, e c’è un tubino nero che le strizza l’occhio dalla vetrina di un negozio di piazza San Marco, a Venezia. Sembra fatto apposta per lei.
Ma Emma non ha fatto i conti con un piccolo particolare. Quale?
Lo scoprirete leggendo la storia che Rossana GIrotto ha scritto per noi.


La commessa alza il sopracciglio curatissimo. Impercettibilmente, ma Emma ha registrato quel movimento che le ha punto il cuore. Di questo modello c’è solo la 40. Mi spiace.
Non è vero, che le spiace. Il mondo è pieno di gazzelle taglia 40 pronte a spendere 1.200 euro per un tubino nero che ammicca dalla vetrina in Piazza San Marco.
Ragazze con le misure giuste.
Emma non è niente male, ma le sue misure non sono certo quelle che le spettano. Qualcuno, lassù da qualche parte, ha avuto una svista. Emma è convintissima che le misure che ha non sono le sue.
Così ha chiesto a Marco, laureando in matematica, di calcolare le misure giuste. Marco riempie fogli di cifre e lettere, ogni tanto guarda verso di lei, mordicchia la matita, riabbassa lo sguardo.
A Emma sembra di stare in una puntata di Numbers. La mamma entra con un vassoio. Emma accetta il tè ma ignora la torta. Dopo due ore Marco dice: fatto!
La selva di radici quadrate e parentesi tonde/quadre/graffe ha partorito due numeri: 9 e 4.
Il 9 sono i chili da perdere, il 4 i centimetri da togliere in vita, fianchi, caviglie e polsi. Per il peso  potresti farcela, ma per i centimetri è impossibile e poi, scusa cos’è ‘sta fissa? Vai benissimo co…
Emma non c’è più, e nemmeno il foglio con i risultati.
Marco la rivede dopo una settimana, al vaporetto della Biennale. Gli sembra diversa, più pallida. Forse studia troppo.
Sì, mia figlia in questo periodo studia molto, dice sua mamma al telefono. È impegnatissima, non viene neanche a tavola. Ma sta facendo quello stage al Guggenheim, almeno mangia là.
Ogni sera Emma si pesa, si passa il metro intorno a vita, fianchi, caviglie e polsi.
Dalla finestra guarda il canale, e la fila di ponti leggeri che si appoggiano su Cannaregio.   Venezia. Lei sì, ha le misure giuste.
Emma si alza presto. Università, Biennale, Guggenheim e poi fino a San Marco a guardarsi il tubino nero. Al diavolo la tachicardia.
Il giorno del suo compleanno varca la soglia della boutique.
La cerniera si chiude,
La commessa le sorride.
Emma estrae la Visa, si appoggia al bancone e di nero non c’è più solo il suo tubino taglia 40.
Sente la voce di Marco.
-Ehi cretina al quadrato, sei all’ospedale. 70 e 40. È la tua pressione. Da quanto non mangi?
-Volevo le mie misure giuste.
-Nessuno le ha. A proposito, il vestito è rimasto al negozio, e comunque le misure erano giuste davvero, ma per il lotto: 4, 9, 40 e 70 quaterna secca. Un bel po’ di euro. Ruota di Venezia.

Venezia. Lei sì, che ha le misure giuste.


Misure giuste scritto da Rossana Girotto

Nessun commento: