lunedì 27 dicembre 2010

Racconto: Carissimi bambini

Ai bambini, 
Ai loro genitori
A tutti quelli cui possa interessare questa vicenda grottesca.






Carissimi,


vi scrivo questa lettera, innanzitutto, per  portarvi il mio affettuoso saluto e poi per cercare di fare chiarezza su una notizia che sta circolando sulla stampa e perfino in televisione sotto forma di pettegolezzo e insinuazione.
L’otto dicembre ultimo scorso ho ricevuto una sgradita missiva dal Ministero del Tesoro che mi informava che, in ottemperanza alla Legge sulla Razionalizzazione delle Spese e della Eliminazione degli Enti Inutili, venivo messo in mobilità a partire dal primo di gennaio 2010.
In poche parole: mi licenziano.
Per essere più preciso devo confessare che mi lasciano un’alternativa. Posso accettare un contratto a termine come usciere all’Ufficio del Catasto o la pensione minima.


Ho fatto due conti, pensione e stipendio da usciere economicamente si equivalgono, quindi, me ne andrò in pensione. Questo e tutto.
Poi viene il resto, che sono i miei problemi.
La pensione minima è pari alla esorbitante cifra di € 700,57. Ne sborso ogni mese 400,55 per il mutuo della casa. Ho tre figli disoccupati che forse si drogano e quattro che vanno ancora a scuola e, temo, ci andranno ancora per molto visto che ogni classe la ripetono più volte. In compenso, spero, non si drogano. Non ancora, comunque. 


Mia moglie lavora saltuariamente come donna delle pulizie in ditte o case private. Il più delle volte è disoccupata pure lei. E qui apro una parentesi per chiarire una volta per tutte che la Befana NON è mia moglie e, aggiungo, purtroppo, perché se così fosse a questo punto quello sarebbe l’unico stipendio sicuro che entrerebbe in casa.


Avevo ricevuto una mezza promessa che, Catello, il primogenito, avrebbe ereditato il mio posto quando sarei andato in pensione, ma a questo punto la cosa è fuori questione.


Carmelo, il secondo, è quello che mi dà meno problemi, economicamente è autosufficiente, anzi, ogni tanto collabora perfino alle spese domestiche. Dove prenda i soldi non lo so, a domanda non risponde. Non fa altro, in apparenza, che partecipare a feste in maschera. Sono giovani, devono divagarsi.
La sera indossa minigonna, calze a rete e tacchi a spillo. Si trucca gli occhi e si dipinge le labbra con un rossetto rosso acceso. Ogni sera indossa una parrucca di colore diverso, bionda, nera o rossa.
Dovreste vederlo, sempre proprio una bella ragazza! Sicuramente è il più ammirato della festa.
Ogni tanto si porta anche la sorellina, Nunziatina, per farle prendere un po’ d’aria dato che se ne sta sempre in casa ad aiutare la madre per le faccende domestiche.
Per tutto il giorno non fanno altro che ruzzare, poi, la sera, è tutto un pissi-pissi, un bisbigliare. In fondo si vogliono bene. D’altra parte come potrebbe essere altrimenti, son fratelli.


Mi hanno assicurato che le renne saranno ospitate nel Parco Naturale di Frattamaggiore. Ho chiesto ragguagli più precisi ma hanno nicchiato; insospettito mi sono informato. Il Parco esiste veramente, la proprietà è privata ed è intestata alla Ditta “F.lli Scannagatti – Concimi & Mangimi Biologici.”.
Ho delle perplessità, ma ho già i miei guai.


Gli Elfi e gli Gnomi verranno assunti in un Call Center, i più anziani seguiranno la mia stessa sorte: pensionati a partire dal nuovo anno.
Abbiamo già festeggiato la pensione tutti assieme. Loro mi hanno regalato un orologio da taschino che si incaglia ostinatamente sulle 9:25.


Io ho raccolto un po’ di scarti di magazzino ed ho distribuito cavalli a dondolo in legno e trenini elettrici e così via, tutte cose che non ti azzardi più a portare ad un bambino. Abbiamo finto stupore e allegria.
Mi consola il fatto che voi bambini potrete sempre contare sulla Befana per i regali. Lei ha il posto sicuro, essendo donna può contare sulla Legge sulle Pari Opportunità.
Io me la caverò, in qualche modo. In quanto a voi, fatemi una promessa: se incontrate un vecchio grassone con una folta barba bianca che chiede la carità fuori dal supermercato lanciategli almeno una monetina.


Nonostante tutto, Buone Feste


F.to sempre vostro (ex) Babbo Natale.




Carissimi bambini scritto da Teodoro Di Leva