mercoledì 12 gennaio 2011

Il signor X e le bufale di Buffalo

Da qualche giorno il nostro blog si sta occupando dello strano caso del signor X, il misterioso personaggio (chi?) il cui segreto (quale?) sembra verrà presto rivelato (quando?) agli ascoltatori del nostro programma. La faccenda sembra aver solleticato la fantasia dei nostri lettori che, su questo sito e su Facebook, hanno scatenato una tempesta di commenti e supposizioni.
Uno di loro - si firma A.C. - mi ha mandato questo messaggio:

Da giorni il signor X è una presenza fissa nei miei pensieri. Mi sforzo di trovare sul vostro blog qualche indizio che mi avvicini alla soluzione. Forse mi sbaglio ma ho la sensazione che non esista alcun signor X, che sia la classica trovata pubblicitaria montata ad arte da chissà quale sponsor.
Su una rivista ho trovato un articolo su una vicenda di molto tempo fa che, a mio avviso, presenta più di un'analogia con il caso signor X. Ve lo riporto qui di seguito.
[...]
Siamo nel 1956, nella tranquilla città di Buffalo, in Kansas. Una mattina d'estate, i quattrocento abitanti del paese, stupefatti, trovano sulle soglie delle loro case alcune palate di letame.
A noi può sembrare buffo, ma a loro questo parve un insulto di cattivo gusto.
Anche se per visitare nella notte tutte quelle abitazioni doveva aver agito ben più di una persona, nessuno aveva visto o sentito niente.
I giornali dedicarono solo un trafiletto divertito riguardo gli scherzi dei contadini del Kansas.


Il giorno successivo, però, gli stessi abitanti si svegliarono trovando le loro staccionate e talvolta le stesse case dipinte dei colori più sconvenienti: rosa, violetto, azzurro, verdino. In una notte il paese di Buffalo era diventato a tinte pastello, senza che ancora nessuno si accorgesse di nulla.


La terza notte gli uomini, di comune accordo, spinti dalla giusta rabbia, rimasero svegli a fare la guardia ognuno alla propria abitazione, ebbri di spirito americano, pronto a combattere l'ignoto. Puntualmente, l'ignoto colpì, riversando catrame sul vialetto di una vecchia vedova di guerra. Purtroppo la signora si lussò una caviglia, scivolando sul catrame, e il Leavenworth Times, il giornale più importante dello stato, ne diede subito risalto. Dopo di lui, molti altri quotidiani.
Per giorni quello che era un tranquillo paese del Midwest venne preso d'assalto dai giornalisti; ma la stampa non trovò i responsabili, che una volta colorando i fienili, un'altra spargendo chewing-gum sulle strade di campagna, continuarono a colpire.


Finché un giornale, dopo una decina di giorni dal primo attacco, rivelò di essere in contatto con i buontemponi di Buffalo e di starne per rivelare l'identità.
Così, venne fuori che un tale Hugues P., proprietario di un'azienda chimica, aveva pagato alcuni abitanti di Buffalo e alcuni giornalisti per sporcare la città; poi lui, venuto allo scoperto, avrebbe ripulito ogni cosa con il suo nuovo infallibile detergente.
Una trovata pubblicitaria, insomma; la città americana venne ripulita delle sue macchie più profonde, la vedova di guerra lautamente pagata ed il prodotto del signor Hugues P. venduto ovunque.


Purtroppo non tutte le storie hanno un lieto fine; anni dopo si scoprì che quel detergente, tanto potente, era cancerogeno ed il signor Hugues P. fu condannato a rimborsare i malati di Buffalo e gli altri clienti. Forse scappò in un paese sudamericano o a Cuba, portando più soldi che poté; ancora oggi i figli degli abitanti di Buffalo aspettano il denaro che gli spetta, per dover vivere in una città avvelenata. 


Chissà che anche oggi, in un tempo così di crisi per le aziende, qualcuno non abbia trovato il modo giusto per farsi una pubblicità alla Buffalo?

8 commenti:

Dama del Lago ha detto...

Accidenti, mi sembra un po' troppo grossa questa.. Puntoradio non farebbe mai cose di questo tipo: non ha certo bisogno di mezzucoli per attirare ascoltatori!
No no.. io ci credo alla faccenda.. eccome se ci credo!

Fulvio Julita ha detto...

A dirla tutta, le parole di AC mi hanno un po' infastidito. Chi ci segue sa quanto ci teniamo, nel nostro salotto radiofonico, al rispetto di certi principi etici.
Posso però capire una certa diffidenza per ciò che magari non si conosce.
Ne prendo atto. E andiamo avanti.

Dany ha detto...

cmq io nn credo che qlli di sIaM0 1n oNd@ lo farebbro!

baci <3 <3 <3

Tenar ha detto...

Speriamo in un finale un po' meno tossico!

Tenar ha detto...

... In ogni caso tutto ciò ha creato una certa curiosità sulla figura di Alfa. Sul mio blog stiamo cercando di tirarne fuori un identikit coerente (con scarsissimi risultati)

Dama del Lago ha detto...

Muta sono... ^__^

Arcisio ha detto...

Siete solo dei buffoni. Non si capisce niente! E la storia delle bufale è una bufala. Anche quella di Buffalo!
Che schifo.

Fabio ha detto...

Ancora con Alfa??io avevo capito k era roba vecchia...