sabato 11 febbraio 2012

La luna nella Bottega del mistero

La luna e le sue leggende

La luna fu dall’antichità un comodo calendario per gli uomini, che vagavano senza fissa dimora sulla superficie della terra. Le sue fasi ben riconoscibili consentivano di dividere il tempo in cicli costanti. Non c’è da stupirsi pertanto che la Luna compaia nei miti e nelle leggende di tutti i popoli.
In particolare la Luna compare nel mito della Triplice Dea, che è una e trina, e corrisponde alle fasi della luna crescente, piena e calante. Secondo lo studioso Robert Graves «la Luna nuova è la dea bianca della nascita e della crescita; la Luna piena, la dea rossa dell'amore e della battaglia; la Luna calante, la dea nera della morte.». Le tre sono descritte anche sotto forma di una Giovane seducente, una Madre accogliente e una Vecchia sapiente.

Vi sono poi molte credenze popolari riguardo alla luna, ad esempio rispetto al momento in cui tagliare la legna o i capelli. Così, si dice che i capelli tagliati in luna crescente crescano più belli, più forti e più sani.
La saggezza contadina insegna che la semina e il trapianto dei fiori vanno eseguiti con la luna crescente, così come la messa a dimora di siepi e arbusti. Con la luna calante vanno invece effettuate le potature delle siepi.

Brillando nell’oscurità di una luce incerta, la Luna era considerata però protettrice di entità misteriose, spesso pericolose, da cui stare alla larga. Si credeva ad esempio che nelle notti di luna piena alcuni uomini potessero trasformarsi in Licantropi.
Nelle notti senza luna, invece, da un uovo deposto da un vecchio gallo di sette anni su un mucchio di letame e covato da un rospo poteva strisciare fuori il Basilisco, che poteva ucciderti semplicemente fissandoti negli occhi.

Vi è anche una leggenda curiosa che riguarda la luna e il paese di Montebuglio, una frazione di Casale Corte Cerro. Esso si trova proprio di fronte al Mergozzolo, montagna da cui sorge le Luna. Una sera, all’osteria del paese qualcuno disse che con un po’ di accortezza la si sarebbe potuta prendere mentre spuntava dal monte.
La sera successiva partirono di buon’ora, armati di scale, uncini e corde. Discesero nella valle, attraversarono la Strona e risalirono col passo veloce dei montanari il Mergozzolo. Col fiato in gola arrivarono sulla cima… giusto per vedere che la luna era già alta in cielo. E dando la colpa alle loro scale, troppo corte, se ne tornarono scornati a casa a Montebuglio.


Il lato oscuro della Luna

Nel 1938 a Basilea, Albert Hofmann, sintetizzò dall'acido lisergico estratto dall'ergot, un fungo parassita della segale, una sostanza chiamata LSD.
Il fungo era conosciuto dall’antichità per la sua pericolosità, in quanto responsabile di stati di allucinazione e alterazione della percezione. Si ritiene tra l’altro che esso sia alla base di alcuni racconti di voli notturni delle streghe.

Negli anni Cinquanta l'LSD venne liberamente sperimentato e divenne popolare anche per la pubblicità che diedero a questa sostanza molti intellettuali, dando vita ad una “cultura psichedelica” basata sull’alterazione ed espansione delle percezioni mediante l’uso di questa sostanza.
Nel 1967 l'LSD venne bandito in tutto il mondo per la sua pericolosità, entrando peraltro nel giro del mercato nero. Nel frattempo si contavano le vittime degli anni di libero uso.

Nel pieno della cultura psichedelica, nel 1965, nasceva una band inglese destinata, attraverso una lunghissima carriera, a diventare una delle formazioni più importanti della storia della musica.
Space rock e rock psichedelico sono gli ingredienti base dei primi anni di carriera dei Pink Floyd, una formazione costituita dal bassista George Roger Waters, dal batterista Nick Mason, dal tastierista Rick Wright e dal cantante e chitarrista Syd Barrett, che diede il nome alla band.

È “l’era del diamante pazzo”, dominata dalla personalità di Syd Barrett, purtroppo sempre più instabile anche a causa dell’uso di LSD e altre droghe. Dopo il crollo psicologico di Barret, nel 1968, è David Gilmour a sostituirlo. I Pink Floyd profondamente colpiti, dedicheranno a Barret nel 1975 l’album “Wish you were here”, che si apre con “Shine On You Crazy Diamond”.

Con l’arrivo di Gilmour i Pink Floyd abbandonano il rock psichedelico per il progressive. Una nuova fase che culminerà con la pubblicazione di un album destinato a passare alla storia (per inciso il tecnico del suono era il geniale Alan Parson).
Nel 1973 esce un concept album sulla cui copertina c’è un prisma che scinde un raggio di luce. È “The dark side of the moon” un album tra i più venduti di tutti i tempi, con 10 singoli anch’essi hit di straordinario successo. Il riferimento è alla faccia della Luna che dalla Terra non è mai visibile. Ma il significato va oltre. Chiunque ha una parte nascosta agli altri e anche a se stesso. È la parte oscura.

L’album si conclude con un brano, in cui la voce di Roger Waters enumera tutte le cose che stanno sotto il sole, in armonia. Ma tutte queste possono essere eclissate, improvvisamente, dall’ombra della luna.

Alla fine della canzone, che un battito cardiaco ricollega idealmente al primo brano dell’album, si sentono alcune misteriose parole. È la voce del portiere dei mitici studi di Abbey road, che ammonisce: “In realtà non c'è nessun lato oscuro della luna. Di fatto è tutta scura. L'unica cosa che la fa sembrare luminosa è il sole.”

Pink Floyd, Eclipse


La foto è una cortesia di ELE.


La bottega del mistero vi da alcuni altri suggerimenti musicali.

Mike Oldfield – Moonlight Shadow
Bertè – E la luna bussò
Sting – Moon over barbour street
Creedence Clearwater Revival – Bad Moon Rising
Gianni Togni – Luna
Fiordaliso – Non voglio mica la luna


Ma voi, quali altre canzoni dedicate alla luna conoscete?

Fatecelo sapere coi vostri commenti!


www.illagodeimisteri.it

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