lunedì 26 marzo 2012

Racconto: Un altro tramonto


È una storia su due ruote quella che vi stiamo per raccontare. E non stupitevi se, leggendola, sentirete nell’aria odori di benzina e olio bruciato, e se quell’odore risveglierà in voi la voglia di salire in sella e scappare via. 

Il cielo è terso dopo l'acquazzone estivo di questa notte. Visto il piccolo cabotaggio dei miei traffici odierni lascio l’auto in garage e monto in Vespa. Mi piace girare in Vespa per lavoro. Gli scartafacci nella borsa a tracolla e via! Con la camicia tutta gonfia d'aria mi sembra di volare sull’asfalto! Un paio di sopralluoghi per nuovi lavori, in posta per una bolletta e l'ennesima visita ad un cliente che non c'è mai, nemmeno stavolta. Così ne approfitto per comprare una candela di scorta dal mio Piaggio-man di fiducia: ormai manca poco alle ferie e questo anticipo dei preparativi è un toccasana per il mio buonumore.
“Allora? Quando si parte?” L'anziano meccanico è sempre cordiale, ma non faccio quasi tempo a rispondere e lui: “Scappo! Torno in officina che c’ho un casino di roba da fare!  La sua si che è una Vespa, mica stì scooter moderni!”

Rientro a casa. Tempo di mangiare una bistecca e stendere la lavatrice che ho fatto partire stamattina, nella mia personale versione di "la moglie in vacanza, il marito in città", poi via, di nuovo in Vespa.
Il telefono vibra: in studio c'è un tale di cui mi ero dimenticato: “Digli che sto arrivando!” In dieci minuti sono lì e mezz’ora dopo di nuovo in sella, per arrivare all'ultimo appuntamento della giornata un attimo prima di fare un'altra brutta figura.

È tardo pomeriggio quando rientro, sano e salvo, e non per modo di dire. Solo le pernacchie del cicalino pomposamente chiamato "avvisatore acustico" mi hanno salvato dal peggio. Esisti solo se ti sentono, di vederti non se ne parla. Le portiere spalancate sono la routine: a spezzare la monotonia ci ha pensato l'inversione a U di una bionda in Smart. Dietro arrivavo io. Mi sono buttato a destra rasando un muro, poi si è trattato solo di normalizzare le pulsazioni. Robetta. Un paio di SUV mi hanno negato la dovuta precedenza prima che li stoppassi al suono del cicalino e quando ormai ero quasi a casa un furgone è partito con il verde: per me, non per lui.

Il cielo si sta rannuvolando: pioverà anche stanotte. Piovesse pure domani avrei la certezza di vedere un altro tramonto.



Un altro tramonto di Lorenzo Franchini 


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