domenica 8 aprile 2012

Racconto: Testamento di un enigmista


Se siete tra quelli abituati ad allineare indizi disseminati tra le parole, se amate prestare attenzione a dettagli apparentemente insignificanti, allora questa storia parla anche di voi. Perché è una storia di enigmi abilmente nascosti. Vi piacerà.


L'intera mia vita è stata un connettere i puntini tra loro, in cerca di un disegno che, però, non si è mai palesato.
Ho combattuto per colorare negli spazi più belli della nostra vita gli istanti che avrei voluto rendere eterni... almeno nella fotografia, se non nei racconti e nella mia labile memoria.
Abbiamo riso delle barzellette che l'esistenza ci ha offerto e, per me, la bellezza del tuo sorriso è sempre stato il più piacevole degli indovinelli. Così come, per te, è sempre stato un mistero il mio secondo amore: quello per la letteratura, i racconti, le trame ed i romanzi, in questa selva di parole incrociate tra realtà e memoria, tra i libri e l'altrove.

E per quanto tu fossi desiderosa di vederci identici nell'amore, sempre ti sei dovuta scontrare, mia cara, contro l'evidenza delle nostre 14 piccole differenze.
Ma non scoraggiarti proprio ora che me ne vado. Non ora che si spegne la vita di un uomo che ha passato i giorni ad appiccicare, alle cose, lettere e parole, come in un assurdo rebus senza significato.

Gioisci, anzi, perché la soluzione ad ogni enigma, ad ogni sciarada, ad ogni lucchetto o scambio vocalico... la soluzione, amore mio, sei sempre stata tu.

Ed ora lascia che io chiuda gli occhi.
Lasciami andare.
Lascia che io scopra se, anche in questo gran garbuglio che è la vita, esiste la pagina con tutte le risposte per quelli che, come me, non si sono rivelati “solutori più che abili”...



Testamento di un enigmista
di Federico Di Leva


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