Anche stasera la trasmissione offre spunti interessanti per affrontare e codividere il tema filo conduttore. Un ringraziamento particolare va agli autori che ogni volta con il loro contributo conferiscono un valore aggiunto notevole a quanto succede in onda. Sono gli istanti dedicati ai racconti...questa è la nuova creatura di Perry Zona che in merito ai SOGNI D’ORO ci regala un singolare e surreale dialogo tra le mani.
UN SOGNO A PORTATA DI MANO
Quel giorno ero nel mio letto intento a prendere sonno. Invece di dedicarmi alla monotona conta delle pecore, mi son messo a dare un nome ad ogni parte del mio corpo. Così, il mio cervello è diventato Decoccio, il mio cuore è diventato Tonf, il fegato Noalc, e via discorrendo. E mentre ero lì intento a battezzare ogni mia singola falange...ecco saltar su Six, la mia mano sinistra: Ma che cavolo vuoi da me?! Lì per lì son rimasto un attimo spiazzato. Six continuò: Hai capito che mi devi mollare? Non voglio avere a che fare con te... Solo allora mi accorsi che Dix, la mia mano destra, stava tremando di rabbia. Come ti permetti di rivolgerti a me in questi termini!
Non ci volevo credere! Le mie mani...stavano litigando! Dix voleva imparare a suonare il pianoforte, Six replicava che le piaceva suonare solo il flauto...La mia rozza mano sinistra si infilava nelle mie narici...Mentre la mia fine mano destra si insinuava dolcemente fra i capelli per districare qualche nodo che creava scompiglio. Six voleva salire in moto e sporcarsi di olio,
Dix sognava un giro in bicicletta a raccogliere margherite. Ero in balìa delle mie mani e non sapevo come uscirne. Guardati, non sei nemmeno capace di tenere una penna in mano, Ignorante! Si ribellò con improvviso ardire Dix. Ah bella, guarda che non ne ho bisogno...
E poi sono più veloce di te a scrivere gli sms! Replicò Six. Sempre più perplesso e attonito, ascoltavo e sorridevo come un ebete. Finchè una frase mi fece sussultare e Tonf ebbe da accelerare vorticosamente la sua corsa. Qualcuno disse che “Se la tua mano è occasione di scandalo, mozzala!” A quel punto...decisi di intervenire: Ma guardatevi! Siete uguali.
Avete vissuto insieme fino ad ora....sapete tutto l’una dell’altra. E la cosa più bella è proprio quando vi unite fra di voi, e quando vi congiungete alle altre mani. Dieci dita ora mi stavano fissando intensamente. Poi si voltarono l’una di fronte all’altra e si incrociarono in un abbraccio. Ce l’avevo fatta! Un drriiiiiiiiiiiiin acuto mi fece sobbalzare e mi ritrovai seduto sul letto. Era la sveglia. Ma allora stavo sognando?!? Mi sono guardato immediatamente le mani, erano ancora al loro posto per fortuna. E non stavano litigando! Entrambe mi aiutarono immediatamente a stropicciarmi gli occhi per vedere meglio la luce del primo mattino che filtrava attraverso la finestra. Anche oggi con queste mani posso fare cose grandi.
“Fai della tua vita un sogno, e di un sogno la realtà” Antoine-Marie Roger de Saint-Exupery
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