sabato 6 dicembre 2008

Il Lago dei Misteri e..."La Farina del Diavolo".

Il mistero affascina e bene si coniuga con la notte che pian piano arriva e ci cattura con le sue atmosfere. Il blog illagodeimisteri.it narra che un tempo sulle rive del lago d'Orta c’erano numerosi mulini. Di molti non restano che rovine. Questa è la storia di uno di essi.
La pillola di mistero di questa sera si intitola:

LA FARINA DEL DIAVOLO.
Sulle colline attorno al lago esiste un mulino di cui non vi dirò il nome, perché troppo sfortunata è la memoria di quel luogo.
Il mulino era uno dei più belli e ricchi della zona. Ci viveva un mugnaio che aveva due figli. Alla sua morte lasciò il mulino al figlio maggiore, mentre il minore fu mandato in convento, così da lasciare indivisa la proprietà. Il ragazzo però non ne voleva sapere della vita monastica.
Si era anzi messo in testa che il mulino dovesse essere suo a tutti i costi. Per una questione di principio prima ancora che di interesse.
Una volta adulto gettò la tonaca alle ortiche. Tutti pensavano che presto la fame l’avrebbe spinto a ritornare tra i frati, invece l’uomo cominciò subito a spendere soldi a destra e a manca. Nessuno sapeva come facesse e da dove li prendesse, ma più spendeva e più pareva averne. Col denaro conquistò rapidamente una notevole influenza e riuscì a farsi eleggere a varie cariche. Ricchezza e potere gli attrassero, naturalmente, molte donne.
Fu allora che cominciarono a circolare strane voci. Alcune delle donne che l’avevano frequentato ebbero strani incidenti. Alcune impazzirono. Altre raccontarono di cose misteriose e terribili che avevano visto nella sua casa. Nessuno tuttavia prestò fede a queste dicerie, finché il fratello maggiore morì improvvisamente. Chi vide il suo cadavere giurò che sul suo volto c’era un’espressione di terrore assoluto. Il mulino passò al fratello minore, che poteva finalmente coronare il suo sogno. Proprio allora, però, come per magia, tutta la sua fortuna svanì. Perse rapidamente tutti i soldi e i creditori divennero numerosi.
Infine la donna che viveva con lui venne trovata morta in uno bosco, orribilmente assassinata. Il giudice ordinò di arrestare l’uomo. Quando le guardie andarono per prenderlo, lo sentirono urlare da dentro il mulino: «Mi hai ingannato, maledetto!» Allora sfondarono la porta ed entrarono, ma trovarono solo il suo cadavere penzolante da una corda.


2 commenti:

Paola P.A. ha detto...

Questa pillola è veramente molto floury pulp...sempre col fiato sospeso! Grande!!!

Alfa ha detto...

^____^

Grazie, Perry