Nella lingua italiana, si distinguono dalle fiabe nonostante entrambi i termini derivino dal latino fabula (ovvero “racconto”). I punti i contatto sono frequenti primo fra tutti l’essere adatti ai bambini. La fiaba, però, si caratterizza dalla presenza di personaggi che si muovono in ambienti fantastici (elementi che, in genere, mancano alle favole) e, molto spesso, manca di un intento morale evidente. Se si analizza la struttura letteraria, infine, la favola porta con sé molti elementi che la rendono simile alla parabola che a sua volta, però, non usa animali dalle sembianze umane oppure esseri inanimati.
Alcuni consigli di lettura
Favole di morte (di Brigitte Aubert)
Elise è inchiodata a una sedie a rotelle dopo un incidente. Non parla, non vede, non può comunicare con il prossimo. Può solo ascoltare. Un giorno, all’uscita da un negozio, viene avvicinata dalla piccola Virginie, che subito le racconta una storia inquietante: alcuni suoi coetanei sono morti in circostanze misteriose. È tutto vero o sono solo favole infantili? Elise, come può, cerca di salvare Virginie, ma anche se stessa. Anche lei, infatti, rischia di venire uccisa. Quando ci si accorge che l’incubo è iniziato, la violenza ha già sconvolto la banlieu di Parigi.
Pagg.208 - euro 6,00 - Editore Voland
Un gioco da bambini.
Una favola nera di agghiacciante perfezione (di James G. Ballard)
I trentadue inquilini di un sobborgo esclusivo vengono ammazzati. Tutti di adulti, uccisi in modi molto diversi fra loro. E tutti davvero ingegnosi. Come se già tutto questo non bastasse, il caso viene reso ancora più inquietante dal fatto che i figli delle vittime, tredici bambini, sono scomparsi nel nulla. Lo stile è scorrevole nonostante i risvolti psichiatrico-criminologici (che vanno tanto di moda negli ultimi tempi) e ricorda le atmosfere cupe di quel diavolaccio di David Cronenberg.
Pagg.120 - euro 6,71 - Editore Baldini Castoldi Dalai
Favole di libertà.
I trentadue inquilini di un sobborgo esclusivo vengono ammazzati. Tutti di adulti, uccisi in modi molto diversi fra loro. E tutti davvero ingegnosi. Come se già tutto questo non bastasse, il caso viene reso ancora più inquietante dal fatto che i figli delle vittime, tredici bambini, sono scomparsi nel nulla. Lo stile è scorrevole nonostante i risvolti psichiatrico-criminologici (che vanno tanto di moda negli ultimi tempi) e ricorda le atmosfere cupe di quel diavolaccio di David Cronenberg.
Pagg.120 - euro 6,71 - Editore Baldini Castoldi Dalai
Favole di libertà.
Le fiabe dei fratelli Grimm tradotte in carcere (di Antonio Gramsci)
Mentre era chiuso in carcere, Gramsci tradusse 24 favole dei fratelli Grimm per mandarle ai suoi nipoti, ma il regolamento carcerario glielo proibì. Il lavoro, comunque, venne raccolto in un volume e oggi è un libro speciale. Per tutti i bambini, ovviamente, ma anche per tutti gli adulti che vogliono riscoprire la semplicità per meglio muoversi in questo mondo che, proprio come lo definì Gramsci, è grande e terribile. Oggi più che mai.
Pagg.185 - euro 12,00 - Editore Robin
Mentre era chiuso in carcere, Gramsci tradusse 24 favole dei fratelli Grimm per mandarle ai suoi nipoti, ma il regolamento carcerario glielo proibì. Il lavoro, comunque, venne raccolto in un volume e oggi è un libro speciale. Per tutti i bambini, ovviamente, ma anche per tutti gli adulti che vogliono riscoprire la semplicità per meglio muoversi in questo mondo che, proprio come lo definì Gramsci, è grande e terribile. Oggi più che mai.
Pagg.185 - euro 12,00 - Editore Robin
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