sabato 28 marzo 2009

Paolo Franchini e i treni nel noir.

Anche stasera ospite ai nostri microfoni l'autore noir Paolo Franchini. Con lui ci divertiamo a ritrovare analogie tra la letteratura noir e il nostro filo conduttore della serata. Stasera si parla di "Treno" e la fervida mente del nostro interlocutore ha creato quanto segue.

Il treno è una costante del nostro vivere quotidiano. L’arte non fa eccezione. Addirittura da duecento anni! Il treno l’ha dipinto Claude Monet nel suo quadro raffigurante la stazione di Saint Lazare, l’ha cantato Guccini ne “La locomotiva” e De Andrè ne ha raccontato gli incontri sui vagoni con “Le passanti”, Carducci l’ha paragonato a una sorta di Satana sferragliante. Il treno, quindi, è una modernità che accompagna molte opere, anche letterarie: indimenticabili gli slanci di entusiasmo di Lawrence e i presagi di morte di Anna Karenina.
I romanzi noir hanno regalato - e continuano a regalare - pagine e pagine fatte di viaggi
e rotaie.

Treno di notte per Lisbona (di Pascal Mercier)
Voleva davvero buttarsi dal ponte la donna trattenuta da Raimund, un insegnante svizzero di latino, greco ed ebraico? L’uomo non sa nulla di lei, se non che Ë portoghese. La mattina seguente, dopo la scoperta sugli scaffali di un antiquario del libro di un enigmatico scrittore lusitano, il professore prende un treno per Lisbona perchÈ lÏ spera di rtintracciare l’autore. Da questo momento la vicenda costringe Raimound a confrontarsi con le contraddizioni degli affetti e gli orrori della Storia, a scoprire un mondo sconvolgente che nella sua rassicurante Berna non immaginava potesse esistere.

L’ ultimo treno della notte (di Benjamin Lebert)
In una notte di gennaio due adolescenti si incontrano sul treno che corre tra Monaco e Berlino. Cominciano a parlare: Paul studia etnologia, Henry gli racconta del suo amore per Christine e della sua amicizia difficile con Jens. Paul ascolta certo che si zittisca presto, tormentato dal ricordo che lo tormenta, un amore infelice per una prostituta di lusso. Arrivati in quel di Berlino, il colpo di scena: ad attenderli alla stazione c’Ë la polizia che subito arresta Paul per l’omicidio della sua amica prostituta.

La grande rapina al treno (di Michael Crichton)
Siamo nel 1855 e l’Impero Britannico spedisce al proprio esercito impegnato in Crimea ben 12.000 sterline in lingotti d’oro, un tesoro chiuso in casse a prova di tutto e caricate sullo scortatissimo espresso Londra-Parigi. In Francia, perÚ, si scopre che le casseforti hanno i sigilli intatti, ma non contengono che pallini da caccia. Addio oro, quindi. Il pap‡ di ER e di Jurassik Park, da poco scomparso, ci racconta l’incredibile storia del pi˘ audace colpo del secolo, ma anche i segreti che nasconde la vita del suo ideatore, il geniale ladro gentiluomo Edward Pierce.

Treno 8017 (di Alessandro Perissinotto)
Torino, giugno 1946: nell’Italia da poco liberata Ë tempo di vendette. Adelmo Baudino, un ex ispettore della polizia ferroviaria e partigiano, viene colpito dalla burocrazione ed epurato, nonostante alcuni colleghi fossero ben pi˘ compromessi di lui. Quando muore il solo testimone disposto a parlare a suo favore, Adelmo capisce che qualcosa non funziona e comincia a indagare. Il nostro uomo cerca solo di ottenere un titolo di merito e una riabilitazione, ma non trova che una lunga scia di sangue che, dalla sua Torino, attraversa l’intera penisola.

http://www.paolofranchini.tk/

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