sabato 21 marzo 2009

Paolo Franchini e la primavera nel noir

Paolo Franchini anche stasera ci regala qualche prezioso consiglio di lettura noir.

Nelle arti, la primavera è spesso il tema di molte composizioni. Nella musica, ad esempio, è uno dei movimenti delle "Quattro stagioni" di Vivaldi; nella pittura è un celebre quadro del Botticelli, ma anche un dipinto dell'Arcimboldo esposto al Louvre. Nella scultura è una statua allegorica dell'Antelami e in letteratura, infine, ha ispirato diversi romanzi. 
Anche noir, di cui vi parlerò stasera.

Alcuni consigli di lettura

La primavera del commissario Ricciardi (di Maurizio De Giovanni)
Il commissario Ricciardi possiede il dono (o la condanna) di sentire le ultime parole di chi muore in modo violento. Napoli, aprile 1931: in un appartamento del rione Sanità un'anziana donna viene trovata morta, barbaramente uccisa a bastonate. Accorso sul luogo del delitto, il nostro commissario interroga gli abitanti del palazzo e, nonostante l'omertà, scopre che Carmela era sia cartomante sia usuraia. Al centro della vicenda, l'appartamento dove la donna prediceva il futuro o ne garantiva uno, prestando denaro. In molti, come è facile immaginare, hanno un motivo per ucciderla: i debiti, le menzogne, le delusioni...

L' ultima primavera (di Corrado Augias)
Questo romanzo del 1983, dopo "Quel treno da Vienna" e "Il fazzoletto azzurro", chiude la trilogia narrativa con cui Augias affida a un fratello immaginario del dannunziano Sperelli, il compito di condurre le indagini. Fra le imprese in Libia e i fermenti della Grande Guerra, il protagonista si infiltra nel movimento fascista proprio alla vigilia della marcia su Roma ed è costretto a scontrarsi con il fratellastro Andrea, dissoluto e con mille intemperanze, nonchè imprudente e megalomane. Mentre si chiude un'epoca della storia d'Italia, se ne apre una nuova e molto dolorosa.

La primavera dei maimorti (di Piero Colaprico e Pietro Valpreda)
Aprile 1969: in una Milano fatta di agitazioni studentesche, viene ritrovato il cadavere di un anziano cittadino svizzero. Le prime indagini rivelano che l'uomo voleva pubblicare un libro di memorie. Fra gli effetti personali, anche una foto scattata a una recinzione, oltre i monti del lago Maggiore tra Italia e Svizzera. Una rete massiccia e difesa da uomini armati: prima di incontrare l'editore, qualcuno l'ha accoltellato. I carabinieri fermano tre uomini e li chiudono a San Vittore, ma poco dopo nel carcere scoppia una violenta rivolta.

(www.paolofranchini.tk)

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