venerdì 16 ottobre 2009

Controvento: parole di un editore (quarta e ultima parte)

Una casa editrice che ha respiro nazionale pur legata con il territorio di Novara: penso,ad esempio,alla collaborazione con Sebastiano Vassalli...
Le scelte di Interlinea sono i valori e le radici: sia in senso generale (i valori della poesia e della narrativa come testimonianza o le radici della letteratura) senza disdegnare un significato che può tradursi nel territorio (quelle opere che offrono un frammento dell'identità frammentata tra Piemonte e Lombardia,tra pianura e alpi).Vassalli rappresenta il modello di scrittore che fa letteratura assoluta pur parlando di Novara,come Manzoni per il ramo del lago di Como. Noi scegliamo i testi con il criterio secondo cui è meglio pubblicare testimonianze "necessarie",che possono dire qualche cosa di nuovo e di "vero",piuttosto che andare dietro mode passeggere e a un pubblico televisivo. La scelta letteraria di Interlinea è quindi di preferire lettori cosidetti "forti",preparati,che però possano diventare fedeli,rispetto a lettori certo più numerosi ma troppo occasionali e superficiali. E in questa direzione è stato creato anche il Club amici di Interlinea.

Grande spazio è dedicato da Interlinea anche alla narrativa per ragazzi...
Perchè si dice di pubblicare libri per piccoli lettori? Forse perchè si sente il bisogno di migliorare il clima culturale in cui viviamo,dopo aver provato quanta fatica si fa a produrre e vendere (pochi) libri di cultura a un pubblico adulto. Può apparire un proclama ambizioso,ma è soltanto una volotà per unire passione e lavoro. La speranza è che suscitando curiosità,emozione e divertimento nei bambini di oggi si possa far nascere la passione per la letteratura e trasformarla in un patrimonio per tutta la vita. Senza di questo che ci sta a fare un piccolo (o grande) editore che crede nella cultura e nella letteratura? La collana "rane" di Interlinea non poteva che partire da Gianni Rodari,perchè è lo scrittore nato ottant'anni fa in riva al vicino lago d'Orta,perchè la sua Favole al telefono sono state una delle mie prime letture che ricordo,perchè...alla fine la cosa migliore è leggere le sue parole,le parole di uno scrittore che sa raccontare ai ragazzi. E nasce la magia,gli occhi e le bocche si spalancano.

Un'ultima domanda: la scelta grafica molto particolare,rigorosa,quasi francese nella sua eleganza essenziale...
Anche nelle copertine Interlinea è controcorrente,poco appariscente: quando in librerie dominavano le copertine fotografiche a colori plastificate,le nostre piccole collane (come "Passio" e "Lyra") proponevano,in cartoncino pregiato grigio,immagini d'artista dentro piccoli riquadri.La fedeltà a questa grafica credo sia diventata una forma di identità,un tocco di sobrietà per il nostro vascello di carta in mezzo all'oceano della sterminata produzione editoriale attuale. Ne siamo felici,soprattutto quando alcune collane, come "Nativitas",l'unica collana dedicata al Natale sul mercato,diventano oggetto di collezione. Dopotutto la cultura dovrebbe essere così,come le ciliegie,una tira l'altra....

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