lunedì 12 ottobre 2009

Le parole che non ci diremo più


All’esordio della III^ stagione con la gang del fitto e colorato bosco di Siamo InOnda, LaPerry ha voluto immaginarsi le parole che frullano nel cervello di un personaggio reale…che non gode affatto della sua stima. Si è posta delle questioni, ma non ha trovato risposte…e le resta la certezza che tutto ciò non sia giusto…





Bel problema! Ora chi ti sente più…non pensavo che fosse così silenziosa la tua assenza. Lo è fortemente dentro di me. Mentre sono ancora fuori di me dalla rabbia e devo ancora restare fuori di me a difendermi da quelli che mi danno addosso. Non li capisco proprio. Lo so anch’io che non tornerai…Quindi cosa continuano a urlare. E’ giusto così, punto. Fate un po’ di silenzio adesso, perfavore. Sono in lutto.

Non sentirò più la tua voce, non vedrò mai più il tuo viso, i tuoi lineamenti che mi ricordavano tanto la nostra terra. I tuoi occhi così profondi e scuri…un mistero per me. Quel velo che tanto volevo vedere sul tuo capo, l’ho visto calare solo sul tuo sguardo…perennemente triste.

Non eri felice, lo so. Non lo ero nemmeno io.

Più cercavo di spogliarti delle tue idee, più mi sfuggivi. Ti amavo da impazzire, sotto ogni punto di vista. Era giusto che fosse così. Tu eri mia. Ma niente, non mi ha mai ascoltato. Mi accusavi di farti prigioniera e ti rifugiavi tra le braccia di questa civiltà demone che ci circonda…una civiltà degna d’essere chiamata tale solo per il fatto che ci ha accolto e ci ha dato da vivere qui. Ma noi siamo solo di passaggio. Lo sappiamo bene. E tu…ti sei lasciata circuire…mi hai tradito, con quelle maledette esibizioni occidentali. Eri troppo impegnata a laccarti le unghie, a stirarti i capelli nero corvino, a infilarti in quei pantaloni così stretti che lasciavano così poco all’immaginazione. Quanto eri bella…ma non dovevi sbandierarlo al mondo in quel modo. Proprio davanti a tutti i kafiruna (ndr infedele). Forse anche tu eri ormai una di loro. “Non prestare obbedienza ai kafiruna, anzi combattili virilmente” [25:52] Era la nostra piccola jihād…Per questo ti ho ammazzata.

Bel problema.


"Richiama verso il sentiero del Signore, fallo con saggezza e buone maniere, tieni discussioni con essi su ciò che vi è di migliore. Il Signore conosce assai bene chi sgarra dal sentiero, conosce anche bene chi sa orientarsi verso di lui” [16:125] tratto da Il Corano, tradotto da Federico Peirone, Mondadori







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