venerdì 12 marzo 2010

CRONACHE DALLA CIECAGNA A SIAMO IN ONDA




SABATO 13 MARZO - Chiudi gli occhi e ascoltaci, fratello! Stasera più che mai...



La Poetrice vi presenta i tre amici ospiti di Siamo In Onda: sono tre bravi ragazzi non vedenti, anzi CIECATI, come si definiscono loro stessi, che qualche anno fa hanno scritto un libro sulla loro condizione.
E’ un libro nel quale mi sono imbattuta grazie ad un’amica non vedente conosciuta qualche anno fa al Dialogo nel Buio, all'Istituto Ciechi di Milano. Lei, Alessandra, me ne ha parlato e io, dopo aver visitato il sito messo in piedi dai tre autori mi sono incuriosita alla massima potenza e ho ordinato il volume a una delle librerie torinesi indicate nel sito.

“Cronache dalla Ciecagna” arriva subito dopo il successo delle Cronache di Narnia e, come in quell’ epico romanzo fantasy ci sono tre protagonisti alle prese con un mondo che però non ha nulla di virtuale o di fantastico, ma somiglia tanto alla nostra quotidianità. Un mondo che conosciamo bene, una realtà fin troppo reale, che diventa epica ogni mattina, per i tre protagonisti del libro: sì, perché arrivano dal Pianeta Ciecagna e, nonostante il cane guida, nonostante la tecnologia, nonostante i corsi per non vedenti, nonostante l’esercito di buoni samaritani in giro per la città… mettere il piede fuori dal portone di casa ogni mattina per loro non è esattamente un’esperienza tranquilla.
E così questi tre amici , Marco Pronello (Talpa ) Sergio Prelato (Fanale ) e Sergio Polin (Pipistrello) ci raccontano con luminosa ironia la loro quotidianità di non vedenti in un libro leggero, che scardina l’idea, anzi meglio dire “la visione” che tutti abbiamo sulla cecità e sui ciechi.
Scritto a sei mani, le Cronache dalla Ciecagna hanno un linguaggio immediato, scorrevole, spesso comico nella descrizione delle reazioni e dei comportamenti della gente “normale” davanti a una persona cieca. Ogni cosa diventa un’avventura, se non una vera e propria impresa da portare assolutamente a termine, tra tram sbagliati, bancomat traditori, tassisti ipersolleciti e abiti poco indicati per l’occasione…
Si ride e si pensa, perché i ciecati hanno il coraggio di ammettere: “ …se la gente ci vede come bestie rare la colpa è anche un po’ nostra, perché ci nascondiamo, ci chiudiamo nel nostro guscio di sottogruppo e sappiamo solo rivendicare e non comunicare in modo assertivo” .
I ciecati in Italia si potranno definire “minorati della vista” ma non possono essere definiti “minoranza”: i dati ci raccontano di 350.000 ciechi assoluti e 1.600.000 ipovedenti.
Personalmente credo che sia il caso di fare qualcosa di più che segnare sulle scatole dei farmaci il nome in braille…

Come vi dicevo, il libro che costa € 12,00 per ora si trova solo a Torino, ma vale la pena contattare direttamente il sito dell’editore www.elenamorea.it oppure telefonare alla Libreria Zanaboni (011.6505516) per farselo spedire in contrassegno.
Sul sito di Pianeta Ciecagna il dialogo con gli autori non si ferma mai e il loro blog è una finestra aperta su un mondo tutto da guardare, con ironia e intelligenza.

Dopo le "Cronache" ecco un altro libro: “Colpo di stato a Ciecagna” di Sergio Prelato e Marco Pronello - Edizioni Nuovi Poeti , € 10.
Per tanta gente il mondo dei ciechi è come le stelle dell’universo: le vedi (quando le vedi) ma non ne sai molto. Spesso è un insieme di luoghi comuni, Per i curiosi, come me, è da studiare approfonditamente, cadendo sistematicamente nei luoghi comuni di cui sopra...
Per non pochi cretini (visto anche il tema della puntata!)– come quella signora che insisteva per dare l’elemosina a una ragazza non vedente, che vestita elegantemente attendeva una amica a Piazza di Spagna per andare a cena – vuol dire essersi fermati alle letture dei libri dell’Ottocento o peggio. Per un numero cospicuo di volenterosi sensibili, disponibili e intelligenti questo mondo dei ciechi è semplicemente un mondo di diversamente abili.
Dicono Sergio E Marco “Immaginiamo il mondo di Ciecagna come una comunità apolide e globale; governato da istituzioni composte da associazioni simili a quelle terrestri che hanno – o dovrebbero avere – il compito di rendere ai ciechi più facile la vita sulla terra che li ospita.
In questo mondo, ormai privo anch’esso di ideali, due non vedenti e un ipovedente decidono di agire in modo drastico verso i dirigenti di Ciecagna con l’intenzione di prendere in mano la sorte dei ciecati e operare un cambiamento in meglio della loro vita sulla terra”.
Questo è l’assaggio. Che dovrebbe bastare a capire quello che viene nelle 116 pagine successive. Uno spasso, una lezione di vita donata da persone simpatiche e burlone. Il tutto con un linguaggio diretto e trascinante. Un intreccio intelligente, composto da un ventaglio di avventure tra le quali c’è lo spazio necessario per vivere a tu per tu con quella umanità che tutti invocano e di cui poi, in concreto, se ne fottono. (grazie a R.Terrosi - Il Corriere dei Ciechi)

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