sabato 28 febbraio 2009

Quando un racconto è drammaticamente attuale.

Barbie Principessa

“Sei bella come una Barbie!” me lo ripete ogni giorno mia mamma! Oh, bè sì…capelli lunghissimi e biondi…ci credo, non vado dal parrucchiere da anni ormai! Anche se spazzolati e puliti ogni giorno, saranno stopposi come quelli di Barbie dopo che è stata rinchiusa nei cesto dei giochi, schiacciata tra Mr Potato e la jeep fatta con il Lego! Gli occhi? Blu, non ci sono dubbi, li ho ereditati da papà. Grandi e sempre spalancati…Ma vogliamo parlare della mie lunghe gambe affusolate? Per i miei gusti sono troppo magre e un po’ rigidine…proprio come quelle di Barbie! Le ginocchia cigolano, come quando costringevo la mia bambola a sedersi davanti alla sua specchiera o dentro la sua Barbie-mobile! Grazie al cielo non ho le sue stesse braccia, piegate a 45 gradi, stile robocop! No, io le ho ben distese lungo il corpo. Tutte le mattine incontro un ragazzo bello come Ken che se la ride sempre come un matto: lui pensa di farmi il solletico quando mi passa l’asciugamano sotto le braccia e dietro la schiena! Invece io non sento proprio nulla. Lui parla, parla in continuazione, e mi fa dei gran sorrisi… ho cercato più volte di ricambiarli ma niente da fare. Rimango immobile e silente proprio come la mia Barbie, quando la sdraiavo sul letto a baldacchino rosa, dopo aver indossato per tutto il giorno il suo bellissimo abito da sera di tulle. Barbie Principessa. Così mi chiama anche il mio papà. Tra
una lacrima e l’altra. Quando lo vedo vorrei abbracciarlo forte…ma non ci riesco. Sono proprio come una bambola…e qualcuno mi fa girar tre o quattro volte al giorno. Come dice la canzone di Patty Pravo. Ken, il bel ragazzo, spesso me la canta…ricordo che il testo dice anche “da stasera la mia vita nelle mani di un ragazzo non la metterò più”…Eppure da quella maledetta sera la mia vita è nelle mani di tutti…tranne nelle mie. Sono come una bambola, aspetto che qualcuno mi muova, facendo finta che io sia viva. Come facevo io da bambina. Ho sempre pensato che Barbie fosse felice nelle mie mani…ora non lo credo più. Ora vorrei tanto che qualcuno mi mettesse il mio bel abito di pallets rosa e mi lasciasse andare…Perché non è vita se mi sento totalmente amata ma non posso amare…

“La cosa più grande che puoi imparare è amare e lasciarti amare” Moulin Rouge

1 commento:

Alfa ha detto...

Commovente.
Brava Perry!