giovedì 15 ottobre 2009

CANI E GATTI - Siamo in Onda 17.10.09


Cari Amici, visto che il tema di questa serata è "cani e gatti" vi dirò che iio mi sento molto gatto... sono una vera gattofila e se quella storia della reincarnazione fosse vera, beh, spero di potermi reincarnare in una bella gattina amata e coccolata.

Un po' come la mia Penelope, gattina nera di un anno e mezzo, inconsapevole protagonista (grazie a una foto venuta male, non avete idea di quanto sia difficile fotografare bene un gatto nero) di questo mio breve racconto "giallo" dal sapore un po' retrò.

SSS – SCOTTISH SALMON STOLEN - Salmone Scozzese Scomparso

-Nessuna traccia di effrazione?
-Nessuna, Ispettore. Nessuna traccia, nessuna impronta. Qui è tutto perfetto, come se non fosse successo nulla.
L’Ispettore si guardò intorno un’altra volta. La grande vetrata del bovindo era chiusa, i cristalli così puliti da sembrare inesistenti. Il pavimento tirato a lucido, la tovaglia di fiandra tanto immacolata da splendere.
-La governante, la signora McMatreee, sostiene che il salmone stava qui, su questo piatto da portata “bone china” – continuò il giovane agente – ma come vede, anche il piatto è pulitissimo.
-E’ possibile che sia stato lavato dopo il furto, e rimesso al suo posto sulla tavola?
-La governante dice che il lavello è asciutto e in ordine come l’aveva lasciato. Impossibile che il ladro possa aver lavato e asciugato il piatto, e poi aver eliminato ogni gocciolina. Gli strofinacci e le spugne sono intonsi.
-Ma il salmone è sparito. Scozzese, eh?
-Il migliore sul mercato, non c’è nulla come il salmone scozzese di Kinglas. Centotrentotto euro al chilo.
L’Ispettore guardò il giovane agente, che leggeva gli appunti dal taccuino. Era un ragazzo molto preciso e aveva conversato amabilmente con la signora McMatree e il resto della servitù, strappando preziose informazioni senza dare l’idea di un interrogatorio. Farà strada, pensò l’Ispettore.
-Che mi dici del giardiniere? E’ irlandese, no? Anche gli irlandesi hanno un ottimo salmone. Se lo avesse sottratto lui, per… diciamo così… fare un dispetto campanilistico?
L’agente abbassò gli occhi sul taccuino.
-Il signor O’Keefe è stato lontano dalla casa tutta la mattina. Prima nell’orto e poi al capanno degli attrezzi. Ha un testimone, il garzone del consorzio provinciale, che alle otto gli ha consegnato della merce. Semi, arbusti da trapiantare e fertilizzante in polvere. Hanno lavorato insieme tutto il tempo. Il garzone è ancora qui, l’ho trattenuto… vuole interrogarlo, Ispettore?
-Non importa. Hai fatto un buon lavoro.

L’ispettore fissava il piatto vuoto e pulito, la tovaglia di fiandra, il pavimento lucido. Nessuna traccia. La governante torceva nervosamente tra le mani un lembo del grembiule. Pensava al pranzo volatilizzatosi come per incanto. Cosa avrebbe detto ai Signori, e agli ospiti? Si era assentata solo per cinque minuti, chiudendosi la porta alle spalle, e al rientro il preziosissimo salmone scozzese di Kinglas, duecento euro di valore, era sparito. Nessuna traccia.
Ora lei e l’Ispettore guardavano il piatto di fine ceramica desolatamente vuoto. Il giovane agente aveva guardato in alto e in basso, agli angoli della cucina e del bovindo, e poi si era incamminato nel corridoio stretto che portava a una della tante uscite di servizio. D’improvviso riapparve in cucina, stringendo tra le mani un cartoncino con aria soddisfatta e un sorriso incantevole.
-Ispettore! Me l’ha insegnato lei: non esiste il delitto perfetto. Guardi qua, abbiamo il nostro ladro.
-Com’è possibile? Cos’hai in mano?
Anche la governante si avvicinò al ragazzo.
-Il custode questa mattina mi ha detto che il padrone di casa qualche mese fa decise di togliere il sistema di videosorveglianza interno, trovandolo poco cortese nei confronti della servitù e fastidioso per la famiglia e gli occasionali ospiti. Ho però notato, in un angolo buio del corridoio, una fotocamera inserita nella parete, poco sopra la presa per la corrente. Ho chiesto al custode di verificare… il sistema è ancora funzionante per l’esterno. La fotocamera è stata dimenticata, al momento del ripristino, ma non è mai stata scollegata! Infatti ha scattato una foto. Signori, abbiamo la faccia del ladro!
-Che cooosa? – L’ispettore e la signora Mcmatree si chinarono verso la fotografia che l’agente aveva teatralmente calato sul tavolo, come un asso da poker.

La vedete anche voi… (nella foto)

RG

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