mercoledì 14 ottobre 2009

Controvento: parole di un editore (terza parte)

Interlinea punta molto anche su Internet: uno dei rari siti che non sono solo vetrina commerciale ma anche un progetto culturale...
Nel lavoro comunicativo e propositivo di un editore che vuole restare al passo con i tempi Internet è una delle frontiere più importanti del cambiamento in atto. Infatti il web aiuta a superare anche un problema recente,forse non soltanto momentaneo e comunque di abitudine culturale: l'acquisto dei libri in edicola,dove non è il lettore a scegliere,anche se acquista comunque testi di qualità,però selezionati alla fonte,poi paga poco e si abitua a pagare sempre così i libri. Il web è invece uno degli spazi dove recuperare un contatto concorrenziale con il lettore che può scegliere di persona anche se non ha il tempo o la voglia di recarsi in una libreria tradizionale indipendente,il luogo di solito più - ma sempre meno - protetto per i piccoli editori,messi così in crisi.

Che grandi limiti vede nell'editoria italiana di oggi?
Nell'editoria attuale conta molto il marketing e il gossip,molto meno l'originalità culturale. La cultura dovrebbe sostenere e favorire l'editoria e viceversa ma i dati statistici parlano chiaro: dalle nostre parti si legge poco,anzi pochissimo.
Addirittura alcuni dei libri più venduti sono non-libri,prodotti televisivi. E ricette non ce ne sono sull'educazione alla lettura,al di là della famiglia e della scuola,ovviamente. Poi da noi si fanno incentivi su tutto,dalla palestra alle bici e alla auto,con la tanto decantata rottamazione,ma per i libri niente. Eh sì,è un problema di cultura,di civiltà. Non vorrei essere,per dirla alla Eco,nè apocalittico nè troppo integrato,eppure mi sembra che all'indubbio progresso della società (sia sul versante economico e politico sia su quello tecnologico e consumistico) corrisponda un livellamento non proprio positivo della cultura. Nei momenti sociali di crisi la cultura,quella di coloro che un tempo venivano chiamati intellettuali (e con loro le loro opere,i loro libri),sembrano influire sempre meno. Qualcuno dirà che è un bene. Ma forse non lo è. Comunque ognuno,nel proprio piccolo,però può fare qualcosa....

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