Immagina che tutto sia cominciato come una banale influenza. Che qualcosa sia sfuggito al controllo da un laboratorio segreto. Qualcosa di così virulento e pericoloso da non lasciare scampo a nessuno.
Immagina di essere immune a quel virus. Di vedere attorno a te una città di morti. Di essere nella più assoluta solitudine.
Immagina di attaccarti al telefono e chiamare tutti i numeri dell’elenco telefonico per cercare altri sopravvissuti. Senza risultato.
Immagina di aver deciso di farla finita. Di salire sul tetto dell’edificio più altro della città. Di mandare un ultimo sms a tutta la rubrica del tuo telefonino. Di decidere di concederti dieci lunghissimi minuti prima di fare quell'ultimo salto.
Dieci.
Nove.
Otto.
Sette.
Sei.
Cinque.
Quattro.
Tre.
Due.
Uno.
Immagina di trovare quel dannato coraggio e di saltare.
E di sentire il tuo telefonino cominciare a cantare.
Mi chiamo Virgola, sono un gattino…
Immagina di essere immune a quel virus. Di vedere attorno a te una città di morti. Di essere nella più assoluta solitudine.
Immagina di attaccarti al telefono e chiamare tutti i numeri dell’elenco telefonico per cercare altri sopravvissuti. Senza risultato.
Immagina di aver deciso di farla finita. Di salire sul tetto dell’edificio più altro della città. Di mandare un ultimo sms a tutta la rubrica del tuo telefonino. Di decidere di concederti dieci lunghissimi minuti prima di fare quell'ultimo salto.
Dieci.
Nove.
Otto.
Sette.
Sei.
Cinque.
Quattro.
Tre.
Due.
Uno.
Immagina di trovare quel dannato coraggio e di saltare.
E di sentire il tuo telefonino cominciare a cantare.
Mi chiamo Virgola, sono un gattino…
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